Muore per covid, ma il suo cuore torna a battere
Muore per covid, ma il suo cuore torna a battere. Miracolo all’ospedale Trigona di Noto, in provincia di Siracusa. Una signora di 73 anni, di Ferla, è dichiarata morta, ma improvvisamente il suo cuore ha ripreso a battere.
L’anziana donna era ricoverata nel reparto di terapia intensiva per complicazioni sopraggiunte a causa del Covid-19; la comunicazione della sopraggiunta morte era comunicata ufficialmente ai suoi famigliari.
La notizia è stata confermata a Fanpage.it dal nosocomio, dove la donna, già fragile a causa di una serie di patologie pregresse, era arrivata circa un mese fa, dopo che era risultata positiva al Coronavirus.
Le sue condizioni sono, via via, peggiorate, fino a qualche giorno fa, quando ne è confermato il decesso. Il suo polso, tastato da un medico, era senza battito e l’elettrocardiogramma risultava piatto.
I sanitari a quel punto, visto che non c’era più nulla da fare, hanno avvisato i parenti, che non vedevano la signora da più di un mese, in attesa di un secondo accertamento così come prevedono le procedure.
Il cuore ha ripreso a battere
Ma, a distanza di due ore, i medici hanno ripetuto l’elettrocardiogramma e, con grande sorpresa, hanno constato che il cuore della 73enne aveva ripreso inaspettatamente e improvvisamente di nuovo a battere.
Immediatamente a casa dei famigliari è arrivata una seconda telefonata da parte del responsabile del reparto Covid, che ha comunicato l’avvenuto “miracolo”. Con somma e felice sorpresa degli stessi parenti.
“Ho chiamato personalmente i congiunti della signora per comunicare loro la notizia – ha raccontato al Giornale di Sicilia il dottor Maurizio Rizzotto, del reparto Covid dell’ospedale di Noto -, seppure le condizioni cliniche della paziente permangono critiche”.
La paziente, infatti, è ancora ricoverata, non è fuori pericolo, seppur si sia nel frattempo negativizzata, ma è sicuramente viva. È possibile si sia trattato di un caso di morte apparente,un episodio molto raro.
Ma, che, tuttavia potrebbe verificarsi, al punto che tra i consigli ai medici c’è quello di tenere sotto controllo i pazienti con elettrocardiogramma per alcuni minuti dopo la dichiarazione del decesso.