Nuovo decesso per covid- 19 al Moscati di Avellino

3 Novembre 2020

Nuovo decesso per covid- 19 al Moscati di Avellino

Nuovo decesso per covid- 19 al Moscati di Avellino. Si registra ancora un decesso per covid–19 all’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino.

Anche in questo caso, si tratta di una persona anziana. Lo comunica l’ufficio stampa della stessa azienda ospedaliera.

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Nel comunicato ufficiale si legge. E’ deceduta ieri sera, al Covid Hospital dell’Azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, una 82enne di Montemiletto (Av).

L’anziana era stata trasportata dagli operatori del 118 al Pronto soccorso della Città ospedaliera in gravi condizioni il 26 ottobre scorso.

Risultata positiva al nuovo Coronavirus, era stata ricoverata in terapia intensiva.

Intanto in Campania il picco dei contagi è atteso per metà dicembre.

La percentuale dei positivi sui tamponi eseguiti  ieri in Campania era di oltre il 18%.

Secondo l’algoritmo adottato dall’Unità di crisi regionale ci troviamo in una fase crescente del contagio in Campania che probabilmente farà conoscere il suo picco a metà dicembre. È questo che si teme.

Nuovo decesso per covid- 19 al Moscati di Avellino

Ed è per questo che De Luca, da settimane, invoca ed insiste a più riprese sulla necessità di disporre limitazioni alla mobilità a carattere nazionale e interregionale.

Il presidente auspicherebbe anche la chiusura totale per un determinato periodo.

Secondo il Governo, tuttavia, e al netto della sofferenza ospedaliera, la Campania non è posizionata sulla prima linea della emergenza.

Fa parte della cosiddetta seconda fascia insieme ad altre sette regioni, che sono Veneto, Umbria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Trentino Alto Adige.

Si tratta di  una fascia di rischio moderata, grazie soprattutto all’indice di contagiosità Rt, al di sotto dell’1,5, ma con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese.

In Campania il picco dei contagi a metà dicembre

Ora tocca attendere quale sarà le decisioni prese dal nuovo Dpcm per questa seconda fascia di regioni.

Il covid, però, non attende. Continua a moltiplicarsi e a rendere sempre più affannoso il lavoro negli ospedali.

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