Nuovo sequestro di 95 mila euro per l’inchiesta della provincia di Avellino
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Nuovo sequestro di 95 mila euro per l’inchiesta della provincia di Avellino. Il pubblico ministero ha disposto un nuovo decreto di sequestro preventivo d’urgenza per i 95mila sequestrati a casa di A.R. Si tratta dell’inchiesta Do utDes che riguarda la provincia di Avellino.
Inizialmente il sequestro era probatorio, ora con il secondo è preventivo.
Intanto i militari delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Avellino sono tornati qualche giorno fa a Palazzo Caracciolo per acquisire ulteriore documentazione relativa al Settore Edilizia Scolastica e ai due appalti finiti nel mirino dell’inchiesta.
I militari del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria delle Fiamme Gialle avevano già acquisito una serie di documenti e con l’ ausilio dei due consulenti nominati dal sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro, anche la copia dei dispositivi.
Nell’inchiesta, oltre ai tre funzionari della Provincia S.D. A.R e C.C. ci sono anche gli imprenditori E. L. e G. P. I militari delle fiamme gialle oltre a passare al setaccio determine e atti di gara relativi ai due funzionari e alle due imprese coinvolte nella presunta trama corruttiva, hanno già lavorato per mesi su conti correnti e bonifici degli indagati, oltre che sulle tracce emerse dai tabulati telefonici.
E proprio dal conto corrente di S.D. sarebbero emersi alcuni elementi importanti, che hanno corroborato il quadro indiziario nei suoi confronti.
Due bonifici per 700 euro circa in occasione del matrimonio della figlia di uno dei due imprenditori coinvolti nell’inchiesta, una serie di bonifici ricevuti dalla cinquantacinquenne A.R., la presunta “tesoriera” circa 2200 contatti con un numero riferibile ad uno dei due imprenditori ed infine un altro particolare.
Tra agosto 2024 e novembre dello stesso anno, dal conto corrente del funzionario di Palazzo Caracciolo non sarebbero state prelevate somme notevoli, neppure per eventuali rimborsi della vacanza in un resort pugliese pagata secondo le indagini da uno dei due imprenditori.