Operaio investito dal bitume bollente

Redazione
Operaio investito dal bitume bollente
Campolattaro: anziano trovo privo di vita nella sua abitazione, era morto da diversi giorni

Operaio investito dal bitume bollente.  La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Grottaminarda, subito dopo le ore 11’30 di oggi 17 giugno, è intervenuta a Flumeri in una azienda dell’area industriale della valle Ufita, per soccorrere un operaio di 32 anni originario del Napoletano.

Investito dal bitume bollente

Il 32enne era intento nello scarico di catrame liquido da una cisterna, rimaneva investito dal bitume bollente. Una volta recuperato il malcapitato, i sanitari del 118 intervenuti ne disponevano il trasporto presso l’ospedale Ottone Frangipane di Ariano Irpino, e lungo il percorso la squadra dei Vigili del Fuoco ha dato assistenza al mezzo di soccorso fino all’arrivo presso il nosocomio del tricolle.

Fiumi di droga in Valle Caudina, condanne ridotte in appello a Morgillo e Romano

Si è tenuto, dinanzi alla III^ Sez. della Corte d’Appello di Napoli (Presidente Dott.ssa Rosanna Saraceno) il processo di appello a carico del Boss Gennaro Morgillo, di anni 33,  e del nipote Mario Romano, di anni 23, difesi dall’Avvocato Vittorio Fucci.

Traffico internazionale di stupefacenti

Il Morgillo e il Romano, insieme ad altri, erano imputati di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, banda armata, porto e detenzione illegale di armi e vari episodi di spaccio.

Il processo, è fondato, tra l’altro  su intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che su numerosi sequestri di sostanza stupefacente e di arsenali di armi.

Fiumi di droga in Valle Caudina

L’operazione denominata “Fiumi di Droga”  fu caratterizzata dall’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare in relazione a reati commessi tra il 2016 ed il 2019 tra la Valle Caudina, in particolar modo Montesarchio ed Airola, la Valle di Suessola, Maddaloni ed alto Napoletano.

Romano e Morgillo, secondo la Procura Antimafia e la Procura Generale presso la Corte D’Appello di Napoli, erano capi indiscussi di un organizzazione criminale finalizzata al traffico di droga e di armi, che operava tra le provincia di Caserta e di Benevento. L’organizzazione trattava cocaina, crack, eroina, hashish e marijuana.

Condanne ridotte

Accogliendo la tesi dell’ avvocato Vittorio Fucci, al Boss Morgillo, considerato  promotore dell’associazione, è stata ridotta la pena inflitta in I^ grado di circa 3 anni, scendendo da 13 anni e 8 mesi a 10 anni e 10 mesi, mentre in I^ grado la Procura Antimafia aveva chiesto una pena di 20 anni.

Anche per il Ras Romano vi è stata una notevole riduzione di pena di 1 anno e 2 mesi, rispetto alla condanna di I^ grado, scendendo la pena da 6 anni e 6 mesi a 5 anni e 4 mesi. Per il Romano la Procura Antimafia, in I^ grado, aveva chiesto una pena di 18 anni.

Il Romano, però, con l’assoluzione richiesta dall’Avvocato Vittorio Fucci, dal ruolo di promotore dell’associazione finalizzata al traffico di droga,  dall’aggravante della banda armata, dal reato di porto e detenzione illecita di armi, nonché da numerosi episodi di spaccio, ebbe in I^ grado solo la condanna di  6 anni e 6 mesi. Per altri imputati le condanne di I^ grado sono state confermate o sono state ridotte di poco.