Ornella Vanoni, Gino Paoli e la Valle Caudina
Valle Caudina. Non è stata lunga ma, certamente, intensa la storia d’amore che lega la Valle Caudina ad Ornella Vanoni e Gino Paolo. Oggi, 22 settembre, la più sofisticata interprete della canzone italiana compie 80 anni e domani sarà la volta del capostipite della scuola genovese dei cantautori. I due sono stati legati sentimentalmente e professionalmente, scrivendo una delle pagine più intense della nostra musica d’autore. Ed in passato hanno frequentato anche la Valle Caudina, purtroppo mai insieme. Il primo a venire da queste parti è stato Gino Paoli ed anche se può sembrare strano, lo ha fatto partecipando ad alcuni Mak P 100. Paoli, infatti, nella prima metà degli anni settanta si ritirò dalle scene musicali. Ma la passione era molto forte e, sul finire di quel decennio, ritornò in pista, cominciando, però, a battere, come si diceva un tempo, i locali della provincia. Poi, però, tornò grande e nel 1986 fu protagonista di un concento indimenticabile nella rassegna San Martino Arte, organizzata da Gianni Raviele. Il 22 Settembre del 1988, invece, Ornella Vanoni spense le candeline in scena. E la scena era la splendida piazza Umberto di Montesarchio. La musa tra gli altri di Giorgio Streherl che per le si inventò un genere, le canzoni della mala milanese, quell’anno partecipò alla rassegna Caudium che portò a Montesarchio il concerto Dalla- Morandi. La Vanoni, invece, quell’anno divideva il concerto a metà con il giovane Raf che da pochissimo aveva smesso di cantare pezzi disco in inglese e si cimentava con l’Italiano. Pochi anni dopo, era il 1991, anche Ornella fu ospite di San Martino Arte e si esibì in uno straordinario concerto dove faceva il punto della sua vita arttistica. Insomma due giganti della musica italiana, due evergreen che hanno fatto deliziar, dal vivo anche noi caudini e continuano a farci sognare.
P.V.