Ospedale di Sant’Agata, Fucci: Serve volontà politica per salvare pronto soccorso
L’ex assessore regionale alle Attività Produttive, Vittorio Fucci, interviene sulla questione del pronto soccorso a Sant’Agata ricordando lo sforzo per salvarlo quando egli era nell’Amministrazione regionale.
La grave ed assurda soppressione del Pronto Soccorso dell’ ospedale di Sant’ Agata De’ Goti e il caos ambulanza. Sento il dovere di intervenire in questa drammatica , e , al tempo stesso , allucinante discussione che riguarda la soppressione del pronto soccorso di Sant ‘ Agata e il caos ambulanza , non per rivendicare meriti sia personali che della giunta presieduta da Stefano Caldoro , di cui ho avuto l ‘ onore di essere assessore , ma per rilevare che il problema non risiede nella diversa disponibilità di mezzi economici , rispetto allo stesso problema che si presentò alla giunta Caldoro , ma nella volontà e nella capacità di coloro che interpretano oggi il ruolo istituzionale deputato a risolvere il problema . Con la giunta Caldoro , allorquando fu varato il nuovo piano sanitario ospedaliero , voluto dall’ allora governo ( 2014-2015 ) , si ebbe il pericolo di subire il declassamento dell ‘ ospedale civile di Benevento e la soppressione di quello di Sant ‘ Agata De ‘Goti . Di fronte a questa drammatica evenienza il Presidente Caldoro , anche sotto mia la mia costante pressione , riuscì a far prevalere il criterio dei bacini di utenza , che consentì di evitare il declassamento dell’ ospedale Civile di Benevento a sostanziale secondario ospedale rispetto a quello di Avellino e ad evitare la soppressione dell’ ospedale Sant ‘ Agata De’ Goti . La giunta Caldoro impiego’ uno sforzo titanico per salvare i nostri 2 ospedali sanniti , ma anche diversi altri ospedali ubicati in zone disagiate della nostra regione . La giunta Caldoro non era dello stesso colore politico dell’ allora governo , ma ciò che consentì il raggiungimento dell ‘ obbiettivo fu certamente la capacità di far prevalere un pensiero costruttivo rispetto ad un confuso ed irrazionale programma dell’ allora governo Renzi . A questo punto , conclusivamente , c’è da domandarsi : La differenza non l ‘ hanno fatta i differenti uomini che hanno interpretato il ruolo istituzionale ?