Padre e figlia trovati morti nella loro abitazione
Doppia tragedia quella scoperta nelle scorse ore a Potenza dove all’interno di un’abitazione di via Zara sono rinvenuti i corpi senza vita di un uomo e della figlia, entrambi adulti.
Le due vittime abitavano nell’appartenuto al terzo piano di uno stabile da soli. Ma pare che da qualche tempo non avessero contatti con l’esterno. La scoperta del dramma è avvenuta nella mattinata di oggi, giovedì 20 aprile, solo quando un parente ha decido di chiamare le forze dell’ronde perché non riusciva a mettersi in contatto con loro.
Il familiare pare abbia provato a rintracciarli anche sul posto ma, non avendo ricevuto riposta si è allarmato. Anche i vicini di casa avrebbero affermato di non vederli da giorni e di esseri allarmati dal cattivo odore proveniente dall’abitazione.
L’intervento delle forze dell’ordine
Sul posto sono accorsi i carabinieri e i sanitari del 118 che però sono potuti entrare solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco che hanno dovuto forzare la porta di ingresso chiusa dall’interno.
Una volta dentro, però, i soccorritori si sono imbattuti nella macabra scena e non hanno potuto fare altro che constatare il decesso di padre e figlia. Le vittime sono un anziano uomo che aveva 91 anni e la figlia di 62 anni. Si tratta di Giovanni Serrano e della figlia Lucia Giovanna.
Sul caso sono immediatamente avviate le indagini da parte dei carabinieri ai quali spetterà il compito di accertare i fatti. Sul luogo del ritrovamento anche il medico legale per un primo esame esterno dei corpi che però probabilmente sarà seguito dall’autopsia sulle due salme.
Solo gli esami post mortem infatti potranno stabilire le cause dei due decessi e a quando risalgono. Secondo i primissimi accertamenti dell’ispezione cadaverica effettuata da un medico legale dell’Azienda sanitaria del capoluogo lucano, sarebbero morti per cause naturali, in due momenti differenti e quasi sicuramente alcuni giorni fa.
Anche se nessuno si sarebbe accorto di loro. Dai primi accertamenti dei carabinieri, padre e figlia vivevano in una condizione di disagio sociale. Pare che i due uscissero pochissimo di casa e che fossero degli accumulatori seriali.