Palacaudium e vaccinazioni, le spiegazioni della manager Morgante
Palacaudium e vaccinazioni, le spiegazioni della manager Morgante. Finalmente, arrivano importanti delucidazioni sul criterio delle vaccinazioni operate al Palacaudium di Cervinara. Da giorni stiamo raccogliendo malcontento e sospetti da parte di diverse persone che si vedono scavalcate anche da adolescenti. Qualcuno ha chiesto anche l’accesso agli atti.
Direttrice generale
A rispondere ai dubbi che Il Caudino chiede di dissipare, a nome dei suoi lettori, la manager dell’Azienda Sanitaria Avellino Maria Morgante. L’abbiamo contattata e con molta disponibilità ha risposto, ma andiamo per ordine.
Iniziamo con le vaccinazioni. Se ne fanno poche per due serie di motivi. Continuano ad arrivare pochi vaccini all’Asl e a questa situazione si aggiunge un altro fattore: solo pochissimi medici danno la disponibilità a vaccinare.
Infatti, al nostro giornale risulta che solo qualche medico dei comuni di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana ha accettato l’invito a fare turni per le vaccinazioni.
Certo è che se lo facessero, la manager potrebbe aprire una terza ed anche un quarta postazione e le vaccinazioni andrebbero avanti in maniera spedita.
Magari i tanti medici che si trovano in questi quattro comuni, ed è un appello che a loro rivolgiamo, potrebbero partecipare a questo sforzo collettivo. In altre zone lo stanno facendo, sarebbe bello se anche loro non facessero mancare questo importante contributo.
Intanto, ci dice sempre la Morgante, restano solo due over 70 da vaccinare sul territorio. C’è ancora una nutrita truppa di over 60, mentre si comincia anche con gli over 50.
I furbastri
Resta il capitolo furbastri. Parliamo di quelle persone che riescono a vaccinarsi ledendo il diritto di chi li dovrebbero precedere. Su questo chiaramente la dottoressa Morgante non ha nessuna responsabilità.
Sul Palacaudium, da giorni, sta calando un vero e proprio esercito di caregiver che sono sottoposti a vaccinazioni. Spesso, si tratta di giovani ed anche di adolescenti. Su questo l’Asl nulla può, in quanto queste persone vengono iscritte sulla piattaforma regionale.
Conviene stare molto attenti, però, perché proprio per questo motivo è stato chiesto l’accesso agli atti. Per qualcuno si potrebbe profilare una bella denuncia per falso che gli farebbe togliere il vizio di saltare le file.
