Paolisi, … i conti non tornano

Redazione
Paolisi, … i conti non tornano

Nel manifesto fatto affigere questa mattina sulle cantonate cittadine la minoranza in consiglio comunale attacca l’amministrazione con accuse molto gravi. Questo il testo del manifesto:

“L’attività amministrativa di CambiAMO Paolisi si concentra sulla valutazione dela gestione amministrativa del nostro paese perseguendo esclusivamente il bene della comunità. Le questioni che riguardano singoli cittadini –pur nella rilevanza del coinvolgimento di organi tecnico-amministrativi- non sono mai state e mai saranno strumentalizzate a scopo politico.
Chiediamo,come mai a Paolisi non è possibile far quadrare i conti pubblici in maniera limpida e lienare? (bilanci approvati con mesi di ritardo, rapporto tra comune e tesoreria costantemente in una “zona grigia”,a rtifizi contabili per far quadrare i conti, ecc.).
Una “telenovela” infinita è quella che riguarda le somme accumulate a mai riscosse delle contravvenzioni. Nel consuntivo 2013 (ultimo approvato) apprendiamo che l’ente ha incassato solo 9.000,00 euro su 645.00, 00 delle somme “previste” per violazioni al codice della strada elevate dal 2006 al 2012. L’amministrazione e gli uffici compententi già da mesi si sonop attivati per recuperare almeno parte di tali somme con una serie di operazioni decisamente stravaganti e arzigogolate, senza che si sappia nulla delle somme effettivamente recuperate.
Quella più bislacca inizia a settembre 2014 con un adelibera di giunta in cui viene delegato il Responsabile della Polixzia Municipale a nominare un avvocato per opporsi a TUTTe le sentenze del Giudice di Pace di Airola che hannoa nnullato le contravvenzioni elevate con l’apparecchiatura Vista Red (semaforo rosso).
Dopodichè, con determina si dà incarico ad una avvocato, RIGOROSAMENTE NON DI PAOLISI per proporre 60 cause –identiche- per 200 euro a multa (di circa euro 160,00) oltre spese, registrazioni ecc. Per un totale certo di spese a carico del comune di euro circa 30.000,00 per un recupero incerto di 9.600 !!!
Con queste premesse però, non sappiamo se augurrarci di vincere, di perdere . . . o di pareggiare! Infatti tra compenso dell’avvocato, iva, spese di causa, registrazioni, notifiche, annessi e connessi … ‘a ‘mpesa nun vale ‘a spesa! Fiannache in caso favorevole, il rientro economico sarà minore del totale certo delle spese affrontate. . .
Non ci stancheremo mai di ripetere che I SOLDI PUBBLICI SI DEVONO GESTIRE CON OCULATEZZA! Se i boilanci sono in rosso, inutile illudersi di appianarli con artifici contabili (asta pubblica, canone cava Tairano, multe non riscosse!!!) e proponendo cause che non sono economivcamente convenienti.
Il dissesto economico è ormai evidente, quello morale e civile è cronicizzato, prima che il danno sia IRREVERSIBILE e IRREPARABILE . . . compiete un atto di dignità: DIMETTETEVI!!”