Parco del Partenio: Piana Maggiore invasa dai motocross
Nelle giornate calde di agosto molte sono le persone che salgono in montagna in cerca di refrigerio, per ritemprare le membra, e di silenzio per ritrovare se stessi. Quale migliore meta se non quella dei boschi di faggio della catena del Partenio che accarezzano il santuario di Montevergine?
All’ignaro turista, però, si presenta uno spettacolo poco edificante. Per raggiungere il Santuario nessun problema, la strada è percorribile, ben tenuta e il piazzale antistante accoglie centinaia di auto di pellegrini.
Proseguire, però, diventa complicato se non impossibile e raggiungere Piana Maggiore, sede una volta di un lago ormai scomparso, è una vera e propria impresa da avventurieri.
La strada, che in verità un cartello indica come chiusa al traffico per lavori di taglio boschivo in corso, è diventata un colabrodo, con tratti che a mala pena un fuoristrada riesce a superare.
Ciononostante, molti riescono a raggiungere l’agognata metà: ritemprarsi dalle fatiche per raggiungerla, respirare a pieni polmoni e godere della frescura ora è possibile.
Invece, subito il sogno viene spezzato dal rumore infernale e dal fumo acre dei tubi di scarico di decine di motocross che scorazzano a folle velocità, indisturbati, per Piana Maggiore.
Un posto incantevole, con molti turisti in cerca di pace e tranquillità, famiglie con bambini al seguito, rovinato da questi motociclisti, incalliti inquinatori, che hanno fatto dell’incantevole pianura il loro territorio di scorribande.
Il Comune di Mercogliano, la Comunità Montana e non ultimo l’Ente Parco cosa fanno per fermare questi vandali?