Partenio: terapia forestale all’oasi WWF di Pannarano
Una straordinaria inziativa che ha come fulcro uno dei luoghi più suggestivi del Partenio

Partenio: terapia forestale all’oasi WWF di Pannarano. Le passeggiate in montagna quali chiave di benessere fisico e mentale trovano oggi riscontro nella scienza. Ciò grazie a un progetto avviato nel 2019 dal CNR (Dipartimento di Bioeconomia) e dal CAI (Club Alpino Italiano).
L’Oasi WWF di Pannarano, all’interno del Parco del Partenio, a lanciare un’iniziativa di terapia forestale che unisce natura, salute mentale, formazione professionale e sviluppo.
Il progetto è stato presentato in una conferenza stampa al Circolo della Stampa di Avellino presenti Francesco Iovino (Presidente del Parco del Partenio), Antonio Iavarone (sindaco di Pannarano), Luigi Iozzoli (Comitato Scientifico Centrale del CAI) e Francesco Meneguzzo (CNR).
La prima fase dell’iniziativa prevede la formazione di psicologi e terapeuti che apprenderanno le tecniche della terapia forestale mentre la parte pratica del corso si svolgerà all’interno dell’Oasi WWF di Pannarano.
Il sindaco Iavarone ha ricordato come “storicamente la montagna sia un luogo di rifugio spirituale e rigenerazione”. “Gli eremiti – ha aggiunto la giovane fascia tricolore – ne sono esempio.
L’iniziativa intende valorizzare questo legame tra ambiente e salute, soprattutto in un’ottica di inclusione, grazie a un progetto già finanziato che garantirà accessibilità ai sentieri anche per persone con disabilità. L’obiettivo è anche rilanciare turisticamente il territorio attraverso un’offerta di benessere integrato”.
Iovino, da parte sua, ha sottolineato “il carattere innovativo e unico in Campania del progetto” nell’ulteriore obiettivo di “certificare alcuni siti del Parco attraverso misurazioni scientifiche sulla qualità dell’aria e dell’ambiente”. Iozzoli del CAI ha evidenziato, proseguendo, come da risultati scientifici alla base del progetto, la misurabilità della percezione di benessere, dopo una giornata in montagna, “grazie a test psicologici e analisi chimiche”.
Il dottor Meneguzzo del Cnr ha confermato “l’efficacia scientifica di questa pratica su più livelli”, dalla sfera psicologica al sistema infiammatorio, cardiocircolatorio e respiratorio, oltre che su malattie autoimmuni e dolore cronico. “E’ un progetto avvincente – osserva ancora il sindaco Iavarone – dal momento che coniuga aspetti più disparati e che entusiasma pensando a come si venga a creare un circolo virtuoso territorio, sua promozione e benessere”