Pensionato travolto e ucciso sulle strisce pedonali
Pensionato travolto e ucciso sulle strisce pedonali. La vittima è un pensionato del posto. Pedone investito e ucciso mentre attraversava le strisce pedonali: la tragedia si è consumata ieri, sabato 13 maggio, all’ora di pranzo in via Alta a Marcon, nella frazione di Colmello, in provincia di Venezia.
La vittima dell’incidente è un pensionato del posto, Giuseppe Niero, di 69 anni. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo stava passeggiando con due cani e stava attraversando di fronte a una Kia che si era fermata in prossimità delle strisce.
Ma un secondo mezzo, un Suv Dodge, è sopraggiunto tamponando la prima auto che è piombata addosso al pedone. L’uomo è morto sul colpo, la conducente della vettura che si era fermata è portata in ospedale.
Rischia di soffocare per una caramella
Bimbo di tre anni rischia di soffocare mentre mangia una caramella. E’ salvato prima dall’intervento di una insegnante e poi da quello professionale di un infermiere specializzato del Suem 118 che era di passaggio ed ha compreso la gravità della situazione, in attesa dell’intervento dell’ ambulanza.
Cosa è successo
Il fatto è accaduto l’altro ieri verso l’ora di pranzo, in pieno centro a Conselve, in via monsignor Beggiato, nel parcheggio antistante le scuole medie poco dopo le 13. Una mamma era in auto in attesa che uscisse il figlio più grande da scuola, sul sedile posteriore c’era il minore, di tre anni, che già soffre di patologie neurologiche.
Il piccolo stava mangiando una caramella che gli è andata di traverso, la madre ha visto che stava iniziando a soffocare, è uscita dall’auto chiedendo aiuto. Nel frattempo, dalla scuola antistante, con gli studenti è uscita anche una delle insegnanti che è corsa subito incontro alla signora ed ha iniziato a praticare le prime manovre disostruttive.
La fortuna ha voluto che Lorenzo Zambon, infermiere del 118, in servizio abituale alla centrale operativa Suem, fosse giunto a scuola per prelevare la figlia che frequenta le medie. “Ho compreso subito la gravità della situazione e sono corso subito avviando la procedura che ben conosco”, racconta Zambon.
“Mi sono trovato dinanzi ad una ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, al quale è seguito un probabile arresto respiratorio e una crisi convulsiva”, aggiunge. Zambon, abituato da anni a gestire le emergenze, non si è perso d’animo.