Peppino Vaccariello direttore de Il Caudino.it

Redazione
Peppino Vaccariello direttore de Il Caudino.it
Peppino Vaccariello direttore de Il Caudino.it

E’ giusto che il nuovo direttore di un giornale si presenti ai suoi lettori e spieghi ciò che intende realizzare. Per una serie di eventi, ci auguriamo fortunati, assumo la direzione de Il Caudino on line proprio nel giorno del mio onomastico.

Emozione e responsabilità

Non nascondo la mia emozione. Ho sempre pensato che sarei rimasto un cronista da strada, uno di quelli che ha il bisogno di avere contatti con le persone.Mai, circa 32 anni fa, quando è iniziata la mia avventura nel mondo del giornalismo, avrei immaginato che un giorno avrei diretto una testata.

Per questo sono emozionato soprattutto perché conosco la responsabilità di dirigere un giornale. Ancora di più un giornale on line che ti concede tempi strettissimi per raccogliere notizie, verificarle, scriverle e magari dare anche qualche giudizio.

Potevo declinare l’invito di diventare direttore, ci sarebbero potute essere anche soluzioni alternative, ma ho capito che era arrivato il tempo che Peppino Vaccariello firmasse come direttore questo giornale.

Momento delicato

Assumo la guida proprio nel momento in cui la Valle Caudina, nostro bacino di lettori di riferimento, è scossa dall’ennesimo attacco criminale, con gente che ammazza o ferisce per strada in pieno giorno, incurante delle conseguenze..

Allo stesso tempo, questo territorio, da sempre vilipeso e mortificato, diviso in due province, gioca una partita vitale per il suo futuro grazie ai fondi del Pnrr. Il Caudino sarà dalla solita parte, dalla parte della gente, dalla parte del lettore.

I nostri avversari saranno il potere ottuso, quello che non cambia idea, la burocrazia cancrenosa, la prepotenza, soprattutto quella esercitata contro i più deboli, il male affare e  la malavita. Nostro dovere è pubblicare tutte le notizie, anche quelle che riguardano gli amici del giornale e del direttore.

Abbiamo le nostre idee e ce le teniamo strette, ma cercheremo di fornire notizie scevre da tesi preconcette e poi verranno ben evidenziate le idee di chi scrive. Non siamo alla ricerca di prebende da parte della politica. Questo giornale non sarà mai un juke box che suona e canta solo se viene inserita una monetina.

Rispetto per tutti

Rispettiamo tutti e pretendiamo lo stesso rispetto. Chi vuole fornirci suggerimenti è il benvenuto, lo è lo stesso chi ci muove critiche in modo civile. Non tollereremo di farci insultare dallo scemo del villaggio. Se dovesse farlo ne risponderà nelle sedi dovute.

Non pubblichiamo lettere anonime. Possiamo omettere la firma di chi scrive per denunciare un fatto solo se ci sono delle ragioni motivate. Infine, ma non per ultimo, questo giornale è a disposizione di tutti e soprattutto dei giovani. A loro spalanchiamo le porte della redazione. Chiunque voglia venire da noi ad imparare questo vilipeso mestiere, che resta il più bello del mondo, sarà accolto a braccia aperte.

Le giovani generazioni possono e devono rivoltarci come dei calzini, ci devono dare dei salutari pugni nello stomaco. Questo è quello che voglio fare, voglio fare puro e semplice giornalismo, raccontare la verità, la mia gente e la mia terra. E, per quel che posso, voglio aiutare questa terra a crescere e ad aprirsi al futuro.

Il Caudino on line non sarà mai asettico, avrà un’anima, un cuore che batte. Piangerà ed esulterà. Vincerà  e sarà sconfitto perché questo giornale è vivo ed umano e così dovrà restare Non resterà mai a guardare.

Concludo questa breve presentazione con un pensiero ai miei familiari,  ad un amico speciale che certamente non vuole essere nominato e a tutti coloro che mi vogliono bene. Se non li avessi avuto alle spalle non avrei fatto un passo così lungo. E penso a chi non è più tra noi, mamma e papà, ricordando proprio le parole di mio padre, del direttore Crescenzo Vaccariello, quando iniziai a fare il giornalista. “Rileggi quello che scrivi Peppì “. Lo sto già facendo papà. Buona fortuna a noi, andiamo a cominciare

                                                                                                                                                                                         Peppino Vaccariello