Piano Sviluppo Rurale: partenza azzoppata, allarme della Coldiretti
Il nuovo programma di sviluppo rurale rischia di partire male, tagliando fuori troppe imprese agricole, con ripercussioni pesanti su un settore chiave per la regione Campania. È quanto sostiene Coldiretti, che ha riunito oggi il consiglio di federazione regionale, convocato ad hoc dal presidente Gennarino Masiello e dal direttore Salvatore Loffreda.
Da un rapporto del centro studi Coldiretti Campania sono emersi diversi campanelli d’allarme. Anzitutto si evincono difficoltà di accesso per la scelta dei criteri di selezione delle domande di aiuto, su cui è mancato un dibattito adeguato. Di fatto i criteri pubblicati dall’Assessorato regionale all’Agricoltura tendono a rendere qualità dell’investimento e progettualità quasi un corollario di criteri generali. La conseguenza è demotivare chi vuol investire sull’innovazione di prodotto e di processo. A questo si aggiunga un punteggio minimo di ingresso troppo elevato.
Va poi evidenziato il mancato stanziamento della quota di cofinanziamento a carico della Regione Campania relativamente al programma di sviluppo rurale, così come è stato già fatto per gli altri fondi strutturali (Fesr e Fse). Questo potrebbe far slittare per il secondo anno le misure a superficie, che interessano decine di migliaia di aziende agricole, e allo stesso tempo rallentare ulteriormente la partenza dei bandi, su cui invece andrebbe impressa una forte accelerazione.
“La nostra organizzazione – spiega il presidente Masiello – ha offerto negli ultimi anni totale collaborazione, consapevole della partita delicata che questo PSR gioca nella storia della nostra economia regionale. Abbiamo indicato più volte osservazioni utili a mitigare o correggere l’impianto di un programma che vale 1,9 miliardi di euro. Siamo ormai alla bandiera a scacchi dello start, ma le preoccupazioni restano ancora elevate. Temiamo che una falsa partenza possa azzoppare la corsa del settore e far perdere tempo ulteriore. Non se lo può permettere né l’agricoltura, né la Campania. Nelle prossime ore chiederemo al presidente De Luca e al consigliere delegato Alfieri un incontro dove rappresentare compiutamente i nostri dubbi, pronti ancora una volta ad offrire collaborazione per trovare soluzioni utili”.
Da un rapporto del centro studi Coldiretti Campania sono emersi diversi campanelli d’allarme. Anzitutto si evincono difficoltà di accesso per la scelta dei criteri di selezione delle domande di aiuto, su cui è mancato un dibattito adeguato. Di fatto i criteri pubblicati dall’Assessorato regionale all’Agricoltura tendono a rendere qualità dell’investimento e progettualità quasi un corollario di criteri generali. La conseguenza è demotivare chi vuol investire sull’innovazione di prodotto e di processo. A questo si aggiunga un punteggio minimo di ingresso troppo elevato.
Va poi evidenziato il mancato stanziamento della quota di cofinanziamento a carico della Regione Campania relativamente al programma di sviluppo rurale, così come è stato già fatto per gli altri fondi strutturali (Fesr e Fse). Questo potrebbe far slittare per il secondo anno le misure a superficie, che interessano decine di migliaia di aziende agricole, e allo stesso tempo rallentare ulteriormente la partenza dei bandi, su cui invece andrebbe impressa una forte accelerazione.
“La nostra organizzazione – spiega il presidente Masiello – ha offerto negli ultimi anni totale collaborazione, consapevole della partita delicata che questo PSR gioca nella storia della nostra economia regionale. Abbiamo indicato più volte osservazioni utili a mitigare o correggere l’impianto di un programma che vale 1,9 miliardi di euro. Siamo ormai alla bandiera a scacchi dello start, ma le preoccupazioni restano ancora elevate. Temiamo che una falsa partenza possa azzoppare la corsa del settore e far perdere tempo ulteriore. Non se lo può permettere né l’agricoltura, né la Campania. Nelle prossime ore chiederemo al presidente De Luca e al consigliere delegato Alfieri un incontro dove rappresentare compiutamente i nostri dubbi, pronti ancora una volta ad offrire collaborazione per trovare soluzioni utili”.