Pisano ed il segnale di esistenza in vita dell’area Asi caudina
Pisano ed il segnale di esistenza in vita dell’area Asi caudina. Le cose cambiano anche con i piccoli segnali. Anche con un semplice segnale stradale che, finalmente, fa uscire dall’anonimato assoluto la zona Asi di Cervinara e della Valle Caudina. Da questa mattina, un’indicazione stradale certifica l’esistenza in vita dell’area industriale.
L’elezione di Pisano
L’ha voluta Pasquale Pisano, sindaco di San Martino Valle Caudina e presidente del consorzio Asi di Avellino. Certo, come una rondine non fa primavera, così un segnale stradale non fa una zona industriale.
Sino ad oggi, quell’area è sopravvissuta solo grazie al coraggio di imprenditori locali. Nulla hanno avuto dall’Asi in tutti questi anni. Per i vertici del consorzio, la Valle Caudina rappresentava solo un fastidioso problema.
Pisano lo sa ed, infatti, vuole invertire questa tendenza. Ha iniziato a confrontarsi con l’Alto Calore Servizi per portare la rete idrica e la rete fognaria. Anche questi elementari servizi mancano lì dove ci dovrebbe essere la propulsione dello sviluppo.
Altro punto urgente che il neo presidente deve affrontare riguarda l’interruzione del secondo tratto della scorrimento veloce. Un evento franoso nella galleria che si trova nel territorio del comune di Roccabascerana tiene chiuso il secondo tratto.
Recovery Plan
Insomma, le criticità da affrontare sono tante. Naturalmente non esistono solo i problemi della zona Asi della Valle Caudina. Pisano deve intervenire sull’intero territorio provinciale e soprattutto candida il consorzio come ente attuatore del Recovery Plan.
Certamente, però, quella della Valle Caudina non potrà essere considerata più la Cenerentola di tutte le zone Asi di Irpinia come è stato sino ad oggi.
Così quel segnale stradale che oggi è stato posizionato, serve per ribadire proprio questo tipo di concetto. E Esistono anche gli imprenditori caudini e nessuno li metterà ai margini. Un cambio di passo essenziale di straordinaria importanza.
Non si può recuperare il tempo perso in 35 anni solo in poche settimane. Ma chi ben comincia è alla metà dell’opera.
