Precipita da 14 metri, muore operaio di 56 anni

Redazione
Precipita da 14 metri, muore operaio di 56 anni
Precipita da 14 metri, muore operaio di 56 anni

Precipita da 14 metri, muore operaio di 56 anni. Si registra un’altra morte bianca. Purtroppo, l’ennesima tragedia sul lavoro che si verifica in provincia di Caserta.

Salto nel vuoto

Nella giornata di ieri è deceduto dopo un drammatico incidente nella zona industriale di Carinaro Biagio Mormile, 56 anni, originario di Cardito, ma residente a Crispano.

Stando a quanto riferito da Cronache Mormile stava tinteggiando le pareti di un edificio nella zona Asi. Si trovava su un cestello a 14 metri di altezza. Potrebbe essere stato proprio un cedimento di quella struttura a causare la tragedia.Il 56enne è caduto nel vuoto.

L’impatto col suolo è stato devastante. I sanitari del 118 hanno caricato il 56enne su un’ambulanza per una corsa disperata sino all’ospedale di Caserta. Purtroppo, i medici nulla hanno potuto fare. Il 56enne è morto poco dopo il suo arrivo.  di un’ambulanza e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta dove è deceduto poco dopo.

Troppo gravi le ferite riportate nella tremenda caduta. La Procura della Repubblica di Napoli Nord che coordina le indagini e dovrà stabilire l’esatta dinamica di questo ennesimo incidente sul lavoro.

Un’altra tragedia ha avuto luogo nella notte.Schianto mortale intorno alle tre di questa mattina, lungo la strada che collega Apice a Sant’Arcangelo Trimonte. A perdere la vita un ragazzo di Sant’Arcangelo Trimone che si chiamava Matteo.

La punto esce di strada

Il giovane viaggiava a bordo di una punto. Con lui si trovavano la fidanzata ed il fratello. Per cause in corso di accertamento, l’auto è uscita di strada. L’impatto non ha lasciato scampo a Matteo.

Lui si trovava al posto di guida, mentre i due passeggeri, la fidanzata ed il fratello non hanno riportato gravi ferite, solo un forte shock. I passeggeri hanno dato subito l’allarme.

I sanitari del 118, accorsi sul posto, non hanno potuto fare altro che costatare il decesso del 23enne. I sanitari hanno provveduto anche a medicare il fratello e la fidanzata. Per loro non si è reso necessario il ricovero in ospedale.

La Morgue del San Pio

Sul posto anche i carabinieri della stazione di Paduli che hanno proceduto al triste compito dei rilevamenti per ricostruire le fasi dell’incidente. Mentre la salma di Matteo è stata trasportata presso la morgue dell’azienda ospedaliera San Pio di Benevento, dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.

La procura della Repubblica di Benevento dovrà decidere se far effettuare sulla salma l’autopsia o consegnarla ai familiari.

Poi, purtroppo, il solito corollario di dolore che si registra in questi casi. La telefonata in piena notte che sveglia i genitori per dare la terribile comunicazione.

La corsa disperata sul luogo dell’incidente e lo strazio infinito dei parenti e degli amici. Un dolore sordo che non interessa solo la piccola comunità di Sant’Arcangelo Trimonte ma anche tutti i paesi vicini.

Morire a 23 anni, morire quando la vita sta sbocciando, resta qualcosa di incredibilmente atroce. La sorte di questo ragazzo non può non commuovere tutti e far pensare che bisogna fare ancora tanto per la sicurezza stradale.