Primo maggio, boom di presenze negli agriturismo
Anche nella giornata festiva del primo maggio si è registrato un boom di presenze nei ristoranti e negli agriturismo della Valle.
È una felice tendenza che si è palesata il giorno di Pasquetta, si è ripetuta il 25 aprile e ha trovato conferma in occasione della festa dei lavoratori.
Tutto esaurito per gli agriturismi della fascia del Taburno a Montesarchio, Bonea e Bucciano.
Ottime presenze anche al Rovi e per gli storici Campo Verde, Falanghina e La Vigna. Buona la perfomance di La Valle dei Greci che, di recente, si è trasferito a Montesarchio. Anche
sul versante opposto, quello del Partenio, gli agriturismo sono stati presi d’assalto. Mentre una clientela di affezionati ha gustato funghi, tartufi e cinghiale al ristorante La Duchessa di San Martino Valle Caudina.
Un discorso a parte lo merita la storica trattoria da 41 a Cervinara. Si tratta di un locale molto conosciuto in tutta la Campania, notissimo a Napoli che sta tornando agli antichi splendori.
Gli avventori di tutti questi locali arrivano da Benevento, da Caserta e soprattutto dal napoletano.
Sono alla ricerca di una cucina genuina, fatta di prodotti buoni e naturali. Non solo anche di aria buona e bei posti. Generalmente, se il tempo permette, infatti, la tappa a tavola è seguita da una breve gita fra i monti. Durante la stagione estiva, questa tendenza è destinata ad aumentare. Ma tutto questo non basta per parlare di sviluppo turistico. Per farlo è necessario che queste visite durino almeno due giorni, con una notte trascorsa nella Valle, in qualche struttura. E si deve creare un sistema di attrazione. Ad esempio, la mostra Rosso Immaginario sta convogliando nuove presenze. La tendenza deve essere potenziata, creando un sistema virtuoso. Su questo si deve cimentare la classe dirigente della Valle.
Peppino Vaccariello