Pro Loco di Cervinara, Carofano lascia (e si toglie qualche sassolino dalla scarpa)
Alessandro Carofano, come anticipato dal nostro sito qualche settimana fa, si è dimesso dalla presidenza della Pro Loco “Angelo Renna di Cervinara”. Ecco il suo commiato:
Diventare Presidente della Pro Loco A.Renna non era certamente nei miei piani. Sono entrato in associazione pochi anni fa, in una famiglia già consolidata, che certamente avrebbe potuto fare a meno di me. Il direttivo adesso si scioglie per le nuove elezioni, si voterà entro il 13 Dicembre. L’Assemblea saprà trovare il Presidente e il Direttivo migliore, ne sono certo. Ma cosa vuol dire fare Pro Loco a Cervinara? Ricevere chiamate ogni giorno per le più svariate iniziative di cui solo lo 0.0001% va a buon fine. Di tanto in tanto ti scambiano per un’agenzia di catering, chiedendo insistentemente tavolini, sedie e vettovaglie di ogni tipo. Rappresentare un’associazione storica con una struttura nazionale e, troppo spesso, ricevere trattamenti che ti accomunano ad Associazioni nate e morte nel giro di un’estate. Dover incarnare, nel bene e nel male, un senso di unità che forse il nostro paese non ha mai raggiunto. Dover lavorare quasi a tempo pieno e poi sentirti dire dal cervinarese medio, ma non fate mai niente in questo paese? Poco dopo rivolgersi alle stesse persone per un aiuto e puff, tutti spariti. Ma queste e altre mille difficoltà sono state spazzate via dalle soddisfazioni che hanno ripagato di tutto il lavoro. Pochi mesi fa, abbiamo fatto capire quanto il volontariato possa smuovere le montagne. La nostra ultima creatura – Cervinarte 2015 – è stata la dimostrazione lampante di come un gruppo di lavoro possa davvero cambiare le cose. Con un pizzico d’orgoglio possiamo dire di essere stati i capofila di un nuova, piccola primavera cervinarese. Potreste chiedervi (ma anche no), perché te ne vai? Prima di tutto perché il mio mandato è in scadenza (Febbraio 2016) e l’alternanza anche nel volontariato credo sia essenziale. Poi, nella mia idea di Presidente a tempo pieno ho trascurato troppe cose. Fino a qualche anno fa potevo permettermi di dedicare giornate intere al mio paese, adesso non più. Potrei parlarvi anche di quanto le polemiche e certi attacchi personali abbiano influito sulla mia decisione. Potrei dedicare qualche riga allo sport preferito da certi cervinaresi, distruggere un’iniziativa, ma non ne vale proprio la pena. Ho qualche rammarico? Certo, in primis non aver messo su un nuovo gruppo giovani capace di collaborare e in prospettiva sostituire la vecchia guardia. Oggi è davvero difficile aggregare intorno al volontariato, ma la Pro Loco continuerà a provarci. Se qualcosa di buono è stato fatto durante la mia Presidenza lo dobbiamo (tutto il paese) essenzialmente a: Francesca Ilario, Raffaela De Vito, Maria Grazia Tangredi, Vincenzo De Lucia, Emanuele Zampariello, Rita Valente, Flaviano Renna, Erika Cioffi, Vittorio Cioffi. Amici fraterni a cui ho chiesto uno sforzo collettivo, soddisfatto in pieno. In ordine sparso, in differenti forme, mi hanno aiutato, salvato, sostituito, tenendo in piedi la Pro Loco. Fare il Presidente, vuol dire essere solo una voce del coro, quella che più spesso viene intervistata o prova a fare un discorso. Ma l’intonazione, l’armonia e la melodia del canto dipendono esclusivamente dal coro. Io ho la certezza di aver lavorato con la migliore squadra del mondo. Un grazie dal profondo del cuore anche agli amici, Emanuele, Angelo, Franco, Fabio, Gianfranco, Peppino, Giacomo, Antonio e Laura. Saluto e ringrazio l’Amministrazione comunale, nella figura del Sindaco Tangredi, che ha voluto puntare spesso sulla Pro Loco. A Cervinara tira un’aria nuova, altre associazioni stanno innovando il tessuto sociale e culturale del paese. Cervinaresi, per favore, a queste ventate di aria buona non rispondete chiudendovi in casa. In questi anni ho sempre sentito il peso di rappresentare e difendere la storia dell’associazione cervinarese, quella dei miei predecessori e del raffinato intellettuale che ha dato vita a questa magnifica avventura, Il Prof. Angelo Renna. L’ultimo pensiero non posso che dedicarlo a Nicodemo De Vito, che ho cercato di copiare (male). In questi due anni la spinta emotiva del suo ricordo è stata fondamentale. Lo sarà ancora per molto. Un abbraccio.
Il Presidente
Alessandro Carofano