Proposta alternativa al tunnel del Partenio
Proposta alternativa al tunnel del Partenio. Continua a tenere banco la discussione sul tunnel del Parterio, voluto dall’amministrazione provinciale di Avellino. Un tema abbastanza divisivo che, però, fa registrare la contrarietà della stragrande maggioranza dei cittadini della Valle Caudina.
Pasquale Marotta
Particolarmente contrari i residenti di Rotondi e Cervinara che lo avvertono come un inutile spreco che non porterà nulla per migliorare la viabilità. Si tratterebbe solo di uno scempio per la catena del Partenio
Sul tema ha inviato una sua riflessione Pasquale Marotta, amante della natura di Rotondi. Marotta avanza anche una proposta che risolverebbe la questione con una spesa anche molto più limitata rispetto al tunnel.
Sono molti anni, scrive Marotta, che ci si sta accapigliando sul progetto tunnel che colleghi la valle caudina al nolano. A nostro avviso è solo un fatto di fantasia che non ha senso per molti motivi.
L’Amministrazione Provinciale sta solo sperperando soldi pubblici. Primo perché sarebbe una spesa enorme non finanziabile. Una scelta che non farebbe altro che rovinare la valle invece di salvarla per via degli accessi alla nuova arteria.
La strada di Forchia
La Valle già dispone di pochi spazi. Altro motivo importante sarebbe quello di valorizzare la montagna. Bisognerebbe considerare, continua Marotta, che all’altezza di Forchia si trova già una strada montana che va ad Avella.
Secondo Marotta si dovrebbe sistemare quella, valorizzando anche, così la montagna. Si dovrebbe dare la possibilità di realizzare le strutture ricettive. Non solo, sempre secondo Marotta, da qui si potrebbe creare una arteria che raggiunga, percorrendo i pianori alti, Montevergine.
Il tutto con spese più modiche, rispettando l’ambiente e valorizzando delle aree adesso abbandonate a se stesse e creando lavoro ed opportunità di ricezione turistica. Che ve ne pare? Ci sembra una idea geniale.
Questa la proposta d Marotta che indica un’alternativa rispetto ad una galleria che taglierebbe in due la montagna. La politica è fatta anche di scelte e bisogna capire se si vuole valorizzare o meno la montagna.