Quali sono i principali adempimenti fiscali e contabili di un’impresa
Quando si decide di aprire un’impresa uno dei primi obblighi, e fonte di preoccupazione, sono gli adempimenti fiscali a cui è necessario andare incontro
Quali sono i principali adempimenti fiscali e contabili di un’impresa. Quando si decide di aprire un’impresa uno dei primi obblighi, e fonte di preoccupazione, sono gli adempimenti fiscali a cui è necessario andare incontro. Dalla dichiarazione dei redditi alla registrazione dei pagamenti, tutti questi non sono solo un dovere legale ma risultano fondamentali per mantenere l’organizzazione interna elevata.
Avere un registro contabile che sia ordinato permette di restare in linea con le normative vigenti e di avere sempre un quadro chiaro dell’andamento aziendale, così da riuscire a elaborare strategie di miglioramento costante.
Ma quali sono questi adempimenti? Alcuni risultano complessi da seguire e hanno stringenti regole. Online si trovano varie informazioni utili, come nel caso della guida alla fatturazione elettronica di Fatture in Cloud, mentre per altri tipi di necessità un buon commercialista è sempre la risposta.
Di seguito, nell’articolo, cercheremo di fornire una panoramica di quali sono gli obblighi contabili, sia in apertura che in mantenimento di una partita IVA, così da fornire un quadro completo di ciò che un libero professionista o un’azienda deve seguire.
Che cosa sono gli adempimenti
Partendo dal principio, cosa s’intende di preciso quando si parla di adempimenti? Si tratta, essenzialmente, di un insieme di obblighi legali che devono essere rispettati sia in fase di costituzione di un’azienda o libera professione, sia successivamente, nella gestione quotidiana di un’attività.
Tra questi adempimenti, alcuni sono di natura fiscale, cioè da osservare nei confronti del Fisco Italiano.
L’obiettivo che hanno questi adempimenti è duplice: da una parte devono garantire le entrate necessarie per finanziare i servizi pubblici e le infrastrutture sostenute dallo Stato Italiano, dall’altro servono a conoscere e monitorare i flussi finanziari per prevenire frodi e assicurare una concorrenza leale.
Il monitoraggio delle transazioni finanziarie aiuta quindi a contrastare l’evasione fiscale e a proteggere i consumatori da pratiche commerciali sleali. Il loro mancato rispetto comporta di conseguenza sanzioni significative, cosa che sottolinea l’importanza di adempiere correttamente a tali doveri.
Adempimenti all’apertura della partita IVA
L’obbligo di seguire correttamente gli adempimenti comincia dunque già al momento dell’apertura della partita IVA. Il primo è l’iscrizione al Registro delle Imprese, da effettuare entro 30 giorni dall’inizio delle attività commerciali o entro 20 se si parla di società di capitali.
Successivamente, è fondamentale l’iscrizione all’INPS o alla Cassa Professionale pertinente, per il versamento dei contributi previdenziali. In particolare, se si tratta di un’attività professionale con iscrizione all’Albo è presente una rispettiva Cassa Previdenziale, mentre per attività autonome che non sono associate a casse specifiche devono aderire alla Gestione Separata dell’INPS.
L’iscrizione all’INAIL è obbligatoria per i datori di lavoro che assumono dipendenti, mentre per i liberi professionisti con studi associati non è necessaria: un adempimento che deve essere completato all’avvio dell’attività o entro cinque giorni successivi in caso di ritardo.
Per le attività intra-UE, è obbligatoria poi l’iscrizione all’archivio VIES, che consente il monitoraggio delle operazioni IVA all’interno dell’Unione Europea e, infine, è indispensabile prestare attenzione a predisporre i registri contabili obbligatori, come il libro giornale, il libro degli inventari e i registri IVA.
Tutti gli adempimenti fiscali di un’impresa
Durante l’attività subentrando ulteriori adempimenti fiscali che devono essere rispettati in conformità alla legge. Sono tre le macro categorie a cui questi fanno riferimento: le dichiarazioni fiscali, il versamento delle imposte e la gestione della fatturazione.
Partendo dalle dichiarazioni, la dichiarazione dei redditi è essenziale per determinare il reddito imponibile su cui calcolare le imposte dovute.
Le persone fisiche utilizzano il Modello 730, mentre le società di capitali e le società di persone utilizzano il Modello Redditi, che consente di:
- dichiarare diversi tipi di reddito;
- calcolare l’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche);
- calcolare l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società);
- presentare richieste di detrazioni, deduzioni e crediti d’imposta.
Le imprese devono inoltre presentare la dichiarazione IVA per comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni che hanno un impatto sulla tassazione, obbligo di cui sono esenti i forfettari e i minimi.
L’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) è un altro adempimento importante che riguarda le attività produttive organizzate autonomamente. Società di persone, società di capitali ed enti privati devono presentare poi la dichiarazione IRAP annualmente, mentre sono esonerate le persone fisiche e i contribuenti in regime forfettario.
Per quanto concerne la fatturazione, invece, tutti i possessori di partita IVA, indipendentemente dal regime, sono tenuti a gestirla e realizzare i relativi documenti, importanti per dare informazioni relative al servizio fornito.
Dal 1° gennaio 2024 l’obbligo di eseguire la fatturazione elettronica si è esteso anche ai forfettari, portando quindi imprese e liberi professionisti ad approcciarsi ai relativi software specifici.
L’Agenzia delle Entrate stessa ha messo a disposizione il suo programma e un’applicazione gratuita per tutti, ma le sue funzionalità sono basiche, utili a rispettare esclusivamente l’obbligo.
Ne esistono altri a pagamento, reperibili online, che permettono di integrare diverse funzioni aggiuntive, concedendo così all’imprenditore o professionista di avere accesso a un unico strumento utile per la gestione amministrativa del suo lavoro.