Egregio Direttore,
Le scrivo per raccontare un fatto, a mio avviso molto grave, avvenuto a Caserta lo scorso sabato.
Mi trovavo lì con la mia fidanzata (viviamo e lavoriamo entrambi a Roma). Lei dovrà trasferirsi là, per lavoro, per alcuni mesi a partire dal prossimo ottobre e quindi ci siamo portati avanti per visitare alcuni appartamenti in cerca di un buon affitto (non semplice da trovare).
Poco prima delle 13, dopo una breve gita nella splendida Reggia di Caserta, siamo in via Nazario Sauro per andare a visitare l’ultimo appartamento della giornata (per poi successivamente lasciare la città) e la mia ragazza rimane vittima di un incidente.
In sostanza mentre attraversiamo sulle strisce pedonali, lei viene centrata da una macchina di passaggio. Cade per terra, ci rechiamo al pronto soccorso (sarà questo poi il referto finale: frattura della vertebra L1 e frattura dell’epifisi distale e del radio destro). L’auto, per fortuna, si ferma e presta soccorso.
Ma fin qui, niente di particolare, sono cose che possono capitare.
La follia è stata invece l’assenza TOTALE di forze dell’ordine che, nonostante le ripetute chiamate (a Carabinieri, Polizia ma soprattutto alla locale polizia municipale), non si sono presentate perchè in assenza di pattuglie disponibili ad intervenire per effettuare i rilievi del caso.
Per fortuna che, nelle vicinanze, erano presenti due componenti dell’esercito che sono intervenute – assieme all’ambulanza che, devo dire, è stata tempestiva – a prestare i primi soccorsi.
Successivamente andiamo in ospedale dove il pronto soccorso, non diverso da altre realtà italiane, vive in condizioni tragiche con persone anziane ammassate in stanza senza familiari per ore intere e senza la minima assistenza medica o informazione, oltre al fatto che vi è, sì, un punto di polizia che però – guarda caso – chiude alle ore 14.00.
Breve inciso: ovviamente, lascio andare l’ambulanza e vado a recuperare la mia macchina parcheggiata in una piazza a pochi minuti a piedi. Trovo una bella multa all’ora di pranzo per parchimetro scaduto da pochi minuti. Ora, a prescindere dal risibile importo, comprenderà la mia frustrazione nel sentirmi dire che, da un lato, non vi sono pattuglie disponibili ad intervenire per un evento occorso peraltro in centro mentre, dall’altro lato, chi di dovere è sempre pronto a comminare sanzioni amministrative per aumentare le entrate delle casse comunali… (specie all’ora di pranzo).
Altra cosa, a mio avviso – da cittadino – inaccettabile, è che nel pomeriggio mi reco al comando dei vigili urbani per chiedere conto di eventuali rilievi da parte delle forze dell’ordine e mi sento rispondere, quasi sbeffeggiato all’accettazione, “Dottore, tanto ci sono le assicurazioni”.
Nel frattempo, nei tempi biblici del pronto soccorso, in attesa dei rilievi delle forze dell’ordine (mai arrivati), riusciamo a tarda notte, evitando il ricovero, a tornare “ammaccati” a Roma, pronti per far operare (per fortuna) la mia ragazza in settimana. Altra follia dell’ultimo minuto, alle 11 di sera e dopo quasi 12 ore di calvario in pronto soccorso: non era possibile avere copia degli RX in dischetto da parte del reparto radiologia perchè ovviamente gli uffici erano oramai chiusi fino al lunedì e per ottenerli occorreva presentare un’apposita istanza. Se non fosse stato per una dottoressa, gentile e disponibile, presente in turno al momento, che ha capito la situazione e che ci ha fatto la cortesia di fornircene una copia, non saremmo neanche riusciti ad avere quelle copie!
Il risultato: un brutto sabato che si è concluso con una diagnosi di una operazione, abbastanza urgente, al polso dx e una vertebra rotta (e, ovviamente, una bella multa da pagare). Insomma, cornuto e mazziato come si dice.
Le racconto questo episodio, ovviamente, non per sollevare polemiche o cercare la notizia quanto piuttosto con l’auspicio che questi fatti, se adeguatamente raccontati, aiutino a sensibilizzare le Istituzioni ad essere pronte per andare incontro
alle esigenze dei cittadini.
Cordiali saluti.