” Quando Padre Pio mi tenne in ginocchio per un’ora “, i 60 anni di sacerdozio padre Graziano da Rotondi
Sabato scorso c'è stata la celebrazione dei sessanta annii di sacerdozio del religioso di Rotondi
” Quando Padre Pio mi tenne in ginocchio per un’ora “, i 60 anni di sacerdozio padre Graziano da Rotondi. P. Aldo Broccato, Rettore del Santuario di Padre Pio, ha presieduto la solenne concelebrazione per il sessantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale di p. Graziano Mainolfi da Rotondi, vero uomo di Dio
.La letizia francescana è la cifra di questo sacerdote caudino, di fatto l’ultimo frate vissuto in fraternità con Padre Pio. P. Graziano ha raccontato:«Mi sono confessato da lui una volta sola, prima di andare in Francia.
Andai nella stanza e mi confessai da Padre Pio; mi ero confessato due giorni prima da un altro sacerdote e avevo fatto un solo peccato, una reazione nei confronti di un fratello, mancando di carità. Non l’avessi mai detto.
Mi ha tenuto in ginocchio per un’ora, mi facevano male le ginocchia, mi mettevo seduto sui talloni per farmi vedere che soffrivo, ma Padre Pio non mi guardava. Io dentro di me dicevo: “E chi ci viene più qua! Non ci verrò più a confessarmi da Padre Pio”.

Poi sono andato in Francia e, quando sono tornato dopo quattro mesi, al refettorio, mentre passavo i piatti, un giorno Padre Pio mi ha chiamato e mi ha detto: “Uagliò vieni qua. Però sei un uomo di parola”.
Io avevo dimenticato tutto. Dopo quattro o cinque giorni, mi ripeté la frase, io non capivo: “Padre spirituale, non capisco cosa dite”. E lui mi rispose: “Ti ho detto che sei un uomo di parola. Hai deciso di non venire più da me a confessarti e hai mantenuto la parola”. Eppure, io non ne avevo parlato mai con nessuno».
Poi, pochi giorni dopo la morte del Santo, partì missionario. «Il 1° ottobre 1968 ho preso l’aereo e sono partito per il Ciad. E vi sono rimasto 15 anni, sempre nella stessa stazione.
Quando sono sceso dall’aereo, siamo andati nel Camerun, dove ho avuto un incidente nella foresta, da solo, per un colpo di sonno sono andato contro la terra, non ho fatto la curva.
Pensavo in un primo momento di essermi fatto molto male, ma poi in ospedale non mi fu riscontrato alcun trauma. Forse è stato uno dei primi miracoli di Padre Pio che, qualche giorno prima, mi aveva benedetto.
L’auto era assicurata, non me l’hanno cambiata, me l’hanno riparata a Yaoundé, dove son rimasto 15 giorni, e sono arrivato in Ciad nella missione il 13 novembre 1968».
Alla fine della solenne concelebrazione, p. Graziano -dal 2017 confessoredi famiglia a San Giovanni Rotondo presso l’infermeria provinciale – ha voluto così ringraziare: «Al termine di questa celebrazione voglio ringraziare prima di tutto il buon Dio che mi ha dato la possibilità di arrivare a questi giorni con la forza ancora valida; però vi dico anche:
“Pregate per me come io prego per voi”. Abbiamo bisogno tutti della preghiera. Fin quando siamo in vita il Signore ci darà sempre la forza necessaria, ma vuole anche che noi glielo chiediamo. Io ho girato il mondo, ho fatto quindici anni d’Africa, ho lavorato bene.
Poi mi sono ammalato e non sono potuto più ritornare, i medici mi hanno obbligato a restare in Italia. Però ho lavorato anche qui, ho fatto il cappellano dell’ospedale e ho cercato di fare il mio meglio per tutto ciò che il Signore mi ha affidato.
Vi ringrazio della vostra venuta, delle vostre preghiere che abbiamo fatto oggi tutti insieme. Il Signore ci aiuterà tutti quanti. Io vi ringrazio di tutto e vi dico: “Continuate a pregare per voi e anche per me un poco”».