Raffaele Lanni segretario Udc Benevento
L’Assemblea Provinciale dell’Udc di Benevento ha eletto per acclamazione Raffaele Lanni ed Annalisa Tomaciello, rispettivamente segretario e presidente provinciale. L’assemblea si è svolta questo pomeriggio presso l’Una Hotel Il Mulino di Benevento ed è stata presieduta da Giuseppe De Mita, commissario provinciale dell’Udc di Benevento e neo eletto segretario regionale. Presente in sala il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Contestualmente sono stati eletti i componenti del Comitato Provinciale.«La mia – ha commentato Raffaele Lanni subito dopo la sua elezione – sarà una segreteria aperta e nella quale cercherò sempre il gioco di squadra. Dobbiamo costruire un partito che sappia essere presente sulle questioni che riguardano le nostre comunità e che sappia sostenere i propri rappresentanti istituzionali. E’ questo l’Udc che ho in mente per la provincia di Benevento. E’ necessario un collegamento diretto con le realtà socio-economiche presenti sul territorio se davvero si vuol fare di un partito politico uno strumento utile per la crescita e lo sviluppo della nostra comunità provinciale. Svolgerò perciò questo ruolo con abnegazione e mettendomi al servizio dei nostri amministratori e dei nostri rappresentanti istituzionali». «Il dibattito congressuale – commenta l’onorevole Giuseppe De Mita al termine dei lavori – è stato molto vero. Tutto quello che è stato detto nei tanti interventi deve ora lievitare per diventare fatto politico. Il congresso di oggi, perciò, è la premessa di qualcosa che faremo e che dovremo necessariamente fare. Tutto questo ha bisogno di essere percepito nitidamente dalla opinione pubblica ed è per questo che è emersa l’indicazione di affidare la guida del partito ad una coppia di persone corresponsabili dell’azione che sarà messa in campo, esprimendo un segretario che ha un notevole bagaglio di esperienze ed una presidente che è una delle più belle scoperte che abbiamo fatto negli ultimi mesi. L’obiettivo è di allargare la responsabilità per costruire una comunità politica coesa e solidale». «Apparteniamo – ha aggiunto De Mita – ad una cultura che fa innanzitutto del rapporto tra le persone il fondamento del proprio agire. Noi dobbiamo provare ad insinuare nella testa delle persone la convinzione che la politica costruita sull’eccitazione dell’emotività non ha sbocchi. Dobbiamo offrire una possibilità di ricomposizione della comunità su di una posizione politica credibile. Possiamo diventare, perciò, riferimento di persone che oggi si sentono smarrite. Sono certo che il nuovo gruppo dirigente è consapevole del ruolo che è chiamato a svolgere”.
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