Ragazzina di 12 anni muore mentre gioca in altalena
Ragazzina di 12 anni muore mentre gioca in altalena. Tragedia all’interno dell’oratorio San Pelino , frazione di Avezzano, in provincia de L’Aquila, a seguito del quale è purtroppo deceduta una bambina di 12 anni
Una ragazzina di 12 anni è morta dopo essere stata colpita da una trave poggiata su due alberi che fungeva da altalena all’interno di un oratorio. Stava giocando con l’altalena quando la trave a cui era legata la piccola struttura avrebbe ceduto, finendole addosso.
Il fatto si è verificato intorno alle 18 di ieri. Immediati i soccorsi, con gli operatori del 118 giunti sul posto in elicottero. La ragazzina dodicenne è stata portata al Pronto soccorso di Avezzano, ma poi per la gravità delle ferite è stata trasferita all’ospedale ‘San Salvatore’ dell’Aquila.
Purtroppo a nulla sono serviti i tentativi di salvarla. Sul posto dell’incidente dove ha perso la vita la ragazzina, si sono portati i Carabinieri della compagnia di Avezzano e la Polizia municipale per le indagini del caso. Sulle cause stanno compiendo accertamenti i vigili urbani ed i Carabinieri che hanno delimitato l’area.
In ospedale
“Ci ho provato in tutti i modi di rianimarla, anche se lavoro in sala operatoria non ci si abitua mai”. Sono le parole pronunciate ancora sotto choc e con la mani ancora sporche di sangue, da Amleto Magnante, infermiere della sala operatoria dell’ospedale di Avezzano.
E’ lui il primo a soccorrere nell’oratorio della parrocchia di San Pelino, frazione del comune di Avezzano, la ragazzina di 12 anni ferita a morte dopo essere stata travolta dalla altalena in legno sulla quale stava giocando, la cui struttura ha ceduto all’improvviso.
L’operatore sanitario è intervenuto quando ha sentito gridare il nome della bambina dalle tante persone che hanno assistito alla tragedia. La bambina, solare ed allegra, molto conosciuta e ben voluta da tutti, è di origini albanesi ed apparteneva ad una famiglia integrata.
Dove viveva la ragazzina morta
Viveva con madre e padre, considerati grandi lavoratori, ed una sorella più grande nella frazione di San Pelino in una abitazione vicina all’oratorio dove spesso andava a giocare.
Secondo quanto si è appreso, l’area è di proprietà della Curia di Avezzano ed è stata affidata in comodato d’uso al Comune con una tirocinante del comune che tutti i giorni andava ad aprirla.
Lo spazio all’aperto era molto frequentato ma non sarebbe stato in condizioni adeguate. La chiesa di San Pelino sarebbe stata ristrutturata. La Procura che ha aperto una inchiesta ha posto sotto sequestro l’area.
Sul posto, oltre ai soccorritori sono giunti il vescovo di Avezzano, Giovanni Massaro, apparso fortemente provato, e tanti componenti dell’Amministrazione comunale, tra i quali Domenico Di Berardino, vice sindaco con funzioni di sindaco per la sospensione del primo cittadino, Gianni Di Pangrazio.
E poi tanta gente, praticamente tutta la frazione, ed anche tanti bambini amici della giovanissima vittima, in uno stato di completa e sentita disperazione.
Il messaggio del sindaco dell’Aquila
“A nome dell’intera comunità aquilana – scrive il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi – voglio abbracciare la famiglia della piccola bimba che oggi, all’oratorio di San Pelino, ha perso la sua vita giocando.
Alla città di Avezzano, al vicesindaco, Domenico Di Berardino, che la guida, in un momento di così grande dolore, giunga il nostro pensiero affettuoso. Mi auguro che il sentimento di vicinanza possa contribuire a lenire e a consolare”.
Quello del presidente della Regione Abruzzo
“Ho appena appreso – aggiunge a proposito il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio – della tragica notizia che ha colpito la comunità di San Pelino. Morire tragicamente a dodici anni è difficile da spiegare e da accettare.
A nome mio personale e dell’intera giunta regionale sono vicino ai familiari della bambina in questo tragico momento”.