Ragazzini che giocano si imbattono in cadavere
Ragazzini che giocano si imbattono in cadavere decomposto. Un gruppo di ragazzini si avventura un po’ per gioco, un po’ per sfida in una villetta abbandonata e trova un cadavere.
Sembra il più classico inizio di un thriller o di una storia di formazione alla Stand by me, e invece è successo davvero nel pomeriggio di giovedì scorso nella zona di Cecchina ad Albano Laziale, della città metropolitana di Roma.
I ragazzi sono entrati nel cantiere abbandonato di via Montagnano e hanno fatto il macabro ritrovamento. Subito allontanatisi hanno avvertito i genitori che a loro volta hanno informato le forze dell’ordine che si sono recate sul luogo per verificare il racconto, che si è rivelato drammaticamente vero.
Si tratterebbe di Sauro Vitali, scomparso un mese e mezzo fa
Sul posto sono giunti i carabinieri della Stazione di Cecchina con la polizia mortuaria che hanno eseguito i rilievi del caso. Il corpo – che era in avanzato stato di decomposizione – è stato rimosso.
La salma è stata trasportata nell’obitorio del Policlinico di Tor Vergata dove sarà eseguita l’autopsia. L’ipotesi al momento più accreditata è che si tratti di Sauro Vitali.
Il sessantenne scomparso un mese e mezzo fa dal pronto soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli: l’abbigliamento e la corporatura corrisponderebbero all’uomo scomparso.
Il corpo era in avanzato stato di decomposizione
La prima ipotesi è che l’uomo sia entrato nella villetta lo stesso giorno della scomparsa finendo privo di sensi dopo aver accusato un malore, senza che nessuno gli potesse venire in soccorso.
Nelle scorse settimane le ricerche dell’uomo non avevano purtroppo dato risultati, ora il caso della scomparsa si risolverebbe con il peggiore degli epiloghi possibili.
Discoteca non autorizzata lungo il Tevere, in 700 a ballare nonostante il divieto
In settecento a ballare in una discoteca allestita lungo le rive del Tevere. Succede nell’area della movida compresa fra Ponte Milvio ed il Foro Italico, a Roma Nord, dove la polizia locale ha poi chiuso un noto locale per violazione delle norme di contenimento del Coronavirus che prevedono la sospensione dell’attività di discoteca.
Dopo gli interventi dello scorso fine settimana, che avevano portato alla chiusura di due pubblici esercizi al Colosseo e ad Ostia, venerdì sera i ‘caschi bianchi’ hanno proseguito con una mirata attività di vigilanza su tutto il territorio capitolino per verificare il rispetto delle misure atte a tutelare la salute collettiva.
In 700 nella discoteca sulle rive del Tevere
Nel corso dei controlli nella zona compresa tra Ponte Milvio e il Foro Italico, gli agenti sono intervenuti in un noto locale, lungo le rive del Tevere, dove circa 700 persone stavano ballando, in spregio alle disposizione anti-Covid: oltre le sanzioni previste, è scattata la chiusura del locale per 5 giorni.
Club al Quartiere Trieste
Medesimo provvedimento eseguito nei confronti di un’ altro pubblico esercizio sito nel quartiere Trieste. Qui, era in corso una festa con attività danzante alla presenza di circa una centinaio di persone. Ulteriori accertamenti di natura amministrativa sono tuttora in corso.
Discoteche chiuse ad Ostia
Fenomeno delle discoteche abusive che già in passato aveva portato ad altre chiusure, in particolare nella zona del litorale romano, con centinaia di ragazzi trovati a ballare nonostante i divieti in discoteche e stabilimenti balneari.