Randagismo, si muove l’Unione dei Comuni

Il Caudino
Randagismo, si muove l’Unione dei Comuni

E’ un problema molto sentito in tutta la Valle Caudina ma ora, grazie, all’Unione dei comuni, si può trasformare addirittura in una grande opportunità. Stiamo parlando del randagismo di cui si è discusso, nella serata di ieri, a Pannarano. L’occasione è stata la presentazione dello studio condotto dal Formez-Dipartimento Funzione Pubblica nell’ambito del progetto “Performance PA”, che ha l’obiettivo di favorire l’attuazione delle misure connesse alla “spending review”. Il convegno si è svolto sotto l’egida della “Città Caudina” ed ha coinvolto la maggior parte delle amministrazioni della Valle, che da due anni beneficiano dell’assistenza del Formez nel processo di costruzione dell’unità caudina.Nel convegno si sono susseguiti gli interventi di tecnici, amministratori e operatori del settore, i quali hanno dato vita a un vivace confronto. Il Dott. Elio Flora, responsabile del Formez, ha anzitutto chiarito la rilevanza del progetto, che si inserisce nel filone del processo di aggregazione delle funzioni ora attuate separatamente dai piccoli comuni, che costituisce oramai una esigenza oramai imprescindibile per assicurare servizi decorosi alla popolazione a fronte dei crescenti tagli di trasferimenti di risorse.L’Ing. Roberto Formato ha successivamente presentato i risultati dello studio, svolto attraverso una indagine sul campo che ha rivelato come l’attuazione della normativa nazionale e regionale imporrà inevitabilmente ai comuni caudini di sostenere una spesa di oltre 3 milioni di euro nei prossimi dieci anni se non si modifica l’attuale modello di intervento. La domanda è difatti se tale spesa, che oggi avviene attraverso l’affidamento dei cani randagi a canili esterni al territorio, possa essere gestita diversamente, contemperando le esigenze di tutela degli animali con possibili occasioni di sviluppo economico e occupazionale anche e soprattutto all’interno del territorio caudino. Tutto questo considerando che, al di là degli obblighi connessi alla gestione del cani randagi, la spesa per servizi e prodotti per gli animali da compagnia è costantemente in crescita in Italia, anche a dispetto della perdurante crisi economica (il 55% degli italiani possiede un animale – soprattutto cani – e il 59% di questi dichiara di non badare a spesa per la salute del proprio animale).
Da qui si è passati a discutere alcune possibili soluzioni, dalla realizzazione di rifugi intercomunali a livello locale a un maggiore coinvolgimento degli operatori e delle associazioni locali, che già si dimostrano molto attive sul versante dell’adozione, eventualmente anche utilizzando le forme del partenariato pubblico-privato e fornendo una serie di servizi a valore aggiunto, come già avviene in alcune mirabili iniziative private anche nella stessa regione Campania. Una azione imprescindibile – una sorta di “invariante” – appare comunque il potenziamento delle campagne di sterilizzazione e adozione, in assenza della quale la popolazione canina della Valle Caudina è destinata inevitabilmente a crescere, con conseguenze in termini di sicurezza e decoro oltre che per l’impatto sui bilanci comunali, ancora più gravi di quelle attuali.
Tali considerazioni hanno trovato riscontro nelle considerazioni della dott.ssa Rossella Tucci, la quale –  in rappresentanza dell’ASL di Benevento – ha sottolineato come la gestione efficace del randagismo non possa prescindere dalla collaborazione delle istituzioni e dall’attuazione di campagne di prevenzione che debbono necessariamente passare dal coinvolgimento delle associazioni e anche delle scuole. Essenziale è difatti la crescita dell’educazione dei cittadini e l’attuazione di comportamenti (la microchippatura, l’adozione consapevole, le sterilizzazioni anche dei cani di proprietà) in assenza delle quali gli interventi delle istituzioni non possono che essere vani.
Il dibattito che è seguito ha visto gli interventi dei rappresentanti istituzionali (il sindaco Michele Napoletano per il Comune di Airola, il presidente del consiglio di Cervinara Pellegrino Casale, i consiglieri Francesco Sorrentino e Nicola Riccio rispettivamente per i comuni di San Martino e Montesarchio), oltre che del Presidente di Assocanili Michele Visone, i quali tutti hanno apprezzato l’iniziativa e ribadito la volontà di orientare diversamente la spesa attuale per sostenere maggiormente l’attività delle associazioni locali, così che la stessa possa determinare concrete occasioni di sviluppo e occupazione nella Valle Caudina.
Tale volontà è stata recepita nell’intervento di chiusura di Antonio Iavarone, vice sindaco di Pannarano, il quale ha proposto l’istituzione di un gruppo di lavoro inclusivo di associazioni, ASL e amministrazioni locali, così da tradurre le interessanti analisi e proposte scaturite nel corso del convegno in un concreto e innovativo progetto pluriennale, portato avanti con forza ed autorevolezza dalla nascente Città Caudina, capace di trasformare quella che attualmente è una mera spesa in una interessante occasione di sviluppo e occupazione per tutto il territorio.