Reati tributari e fallimentari, tremano i professionisti beneventani
Reati tributari e fallimentari, tremano i professionisti beneventani. Nella mattinata odierna, all’esito di intensa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Napoli e Benevento stanno dando esecuzione, in Benevento ed in varie località del territorio nazionale, alla misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio di attività professionale e di impresa.
Sequestro di un albergo
Il provvedimento ha una durata di dodici mesi e viene eseguito nei confronti di otto soggetti, e al sequestro preventivo di una nota struttura alberghiera e di due immobili, nonché al sequestro per equivalente di denaro e beni fino alla concorrenza di circa 11 milioni di euro.
I provvedimenti cautelari, personali e reali, sono stati emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti complessivamente di n. 24 persone indagate, a vario titolo, di associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità, reati tributari, fallimentari e di falso.
25enne ricattata per il video di un rapporto sessuale
A seguito di una mirata ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Zungoli (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari.
Estorsione continuata in concorso
La misura è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di una ventisettenne di Villanova del Battista attinta da gravi indizi di colpevolezza in ordine al grave delitto di estorsione continuata in concorso.
Le indagini, iniziate nel dicembre del 2020 e conclusesi nel mese di luglio 2021, hanno consentito di accertare gravi indizi a carico della destinataria del provvedimento cautelare, in ordine alla continuata attività di estorsione perpetrata nei confronti di una venticinquenne.
La donna, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con la minaccia di diffondere un video che vedeva protagonista la vittima nell’atto di avere un rapporto sessuale, costringeva quest’ultima a darle somme di denaro, a più riprese, in contanti e in parte attraverso ricarica Postepay.
Novemila euro di guadagni
L’ingiusto profitto ammonta a circa € 9.000,00.Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell’indagata, accogliendo la richiesta della Procura di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il provvedimento eseguito oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi i mezzi di impugnazione e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini preliminari e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.