San Martino Valle Caudina, recupero di tradizioni
Pasquale Esposito è uno storico componente del comitato festa di Santa Maria Regina Della Pace di località Torretiello. Quest’anno è stato la vera anima dell’organizzazione dell’evento che si svolgerà a partire da venerdì 22 agosto. Lo ha fatto per due ottimi motivi. Il primo è perché nel comitato c’è stato un importante cambio generazionale. La presidenza, infatti, è stata assunta dal giovanissimo Antonio D’Argenio e, quindi, i ragazzi non potevano essere lasciati soli. Il secondo, in quanto, proprio i giovani hanno imposto un importante cambio di passo e vogliono far diventare la festa una vetrina per i prodotti tipici locali e promuovere il territorio. E così Esposito si è impegnato più e meglio degli anni scorsi, ottenendo un grande risultato. In queste ore fervono i preparativi per fare in modo che il prossimo fine settimana sia un importante punto di partenza per riprendere la vocazione agricola di quella zona e lanciare un messaggio a tutta la Valle Caudina. Non a caso, infatti, la manifestazione ha avuto il patrocinio del Gal Partenio, sempre molto attento a questo tipo di iniziativa. In buona sostanza, si tratta di un ritorno all’antico, in quanto la festa è nata per promuovere il pomodoro San Marzano, la cui produzione era un fiore all’occhiello della zona. Poi, con l’arrivo di monsignor Ugo Della Camera, la piccola cappella è diventato l’unico santuario d’Europa dedicato alla Regina della Pace mentre, purtroppo, terminava, gradualmente, la produzione dell’oro rosso. Ora, il nuovo comitato vuole coniugare entrambi gli aspetti, stringendosi al consorzio agrario dei fratelli Coppolaro. E così, a partire da venerdì si potranno assaggiare funghi, tartufi, legumi, carni e vini, tutti prodotti nella zona del Partenio. I giovani del comitato si cimenteranno anche nel preparare antiche ricette per non perdere i sapori di una volta. Insomma, la cosiddetta campagna di San Martino parte alla riscossa e vuole dare una spinta propulsiva importante all’economia locale. Far avvicinare i ragazzi all’agricoltura rappresenta una grandissima scommessa che potrebbe essere il viatico per uscire da una crisi economica che ci sta soffocando. Pasquale Esposito ha capito tutto questo anche perché è un cassaintegrato dell’Ilas e sta provando sulla propria pelle quello che significa vedere gli stabilimenti industriali chiudere i cancelli. Ed allora, spazio ai giovani che, però, devono avere guide come lui.
Red