Reddito e pensione di cittadinanza: più di 3 milioni di beneficiari
Reddito e pensione di cittadinanza: più di 3 milioni di beneficiari. Lo dice una nota dell’Inps pubblicata poco fa dall’Istituto.
Con il mese di luglio sono stati superati i 3 milioni di persone coinvolte; con un aumento del 17% rispetto a gennaio 2020. Riferite a 1,3 milioni di nuclei familiari che hanno attualmente in pagamento il Reddito/Pensione di Cittadinanza, con un importo medio mensile di 523,29 euro.
Numeri
In particolare, con riferimento al solo Reddito di Cittadinanza, sono 1,1 milioni i nuclei familiari che risultano avere in pagamento il beneficio con 2,9 milioni di persone coinvolte. E con un importo medio mensile di 561,23 euro.
Il Reddito di cittadinanza è una misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. Si tratta di un sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari.
Il Reddito di cittadinanza è associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e sociale; di cui i beneficiari sono protagonisti sottoscrivendo un Patto per il lavoro o un Patto per l’inclusione sociale.
Pensione
Il beneficio assume la denominazione di Pensione di cittadinanza se il nucleo familiare è composto esclusivamente da uno o più componenti di età pari o superiore a 67 anni. Può essere concesso anche nei casi in cui il componente o i componenti del nucleo familiare di età pari o superiore a 67 anni convivano esclusivamente con una o più persone di età inferiore, in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini ISEE .
Aziende
Le disponibilità dei posti vacanti devono essere comunicate telematicamente attraverso il sistema informativo dell’ANPAL.
Se l’assunzione avviene a tempo pieno e indeterminato compreso il contratto di apprendistato (anche grazie all’attività svolta da un soggetto accreditato ai servizi per il lavoro), il datore di lavoro beneficia di un esonero contributivo, nel limite dell’importo mensile del Reddito di cittadinanza percepito dal lavoratore e comunque non superiore a 780 euro mensili e non inferiore a cinque mensilità.
La durata dell’esonero sarà pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute del Reddito di cittadinanza. Contestualmente all’assunzione il datore di lavoro può stipulare, qualora necessario, un patto di formazione, presso il CPI, con il quale garantisce al beneficiario un corso formativo o di riqualificazione professionale Qui le altre notizie di cronaca. Segui tutti gli aggiornamenti cliccando “mi piace” sulla pagina Facebook del Caudino.