Con i responsabili della struttura tecnica della Regione Campania, è stato condiviso lo stato delle procedure della Comunità Montana del Fortore: è stata difatti fotografata la situazione relativa alla progettazione realizzata sulle due annualità 2025 e 2026, con la certificazione che il progetto esecutivo sia stato approvato e trasmesso già nel mese di giugno.
“Siamo in perfetto allineamento con i tempi – ha spiegato il presidente dell’ente montano fortorino Zaccaria Spina – pur avendo redatto il progetto tra mille difficoltà tecniche, burocratiche e amministrative, considerando anche le relative interazioni”.
Relativamente al 2024, la Comunità Montana del Fortore ha trasmesso gli atti dello stato definitivo nel mese di settembre, e proprio in queste ore, si sta concordando con gli uffici regionali la soluzione migliore per accelerare e facilitare l’accredito materiale dei fondi, pari a circa un milione di euro.
“Inoltre – ha aggiunto Spina – ci è stato annunciato che è stato messo in pagamento il primo stralcio di un residuo del progetto rendicontato del 2018 pari a 206 mila euro. Condivisa anche, nella stessa sede, la rendicontazione dei residui per il 2018, 2020 e 2021, visto che siamo ancora in attesa di ulteriori accrediti per una cifra complessiva di circa un milione di euro”.
“Abbiamo altresì condiviso – ha precisato Spina – le notizie che avevo già provveduto a relazionare e a consegnare nel corso della riunione tenutasi presso la Prefettura Benevento nella giornata di martedì, laddove abbiamo chiesto la velocizzazione da parte della Regione, delle procedure burocratiche per ottenere l’accredito materiale dei fondi, evidenziando che, se è vero come è vero che su 20 Comunità Montane più 5 Province nessuna ha incassato un solo euro per il 2025 e si è ancora in attesa delle somme residue degli anni precedenti, o si ritiene che gli enti delegati della Regione, siano tutti e 25 manchevoli nell’espletamento delle procedure, oppure, come è più facile immaginare, qualche problema a monte dovrà pur esistere”.
“Il resoconto delle attività che è stato effettuato stamani – conclude Spina – certifica che non siamo affatto inadempienti, tutto quanto di nostra competenza è stato fatto tra mille difficoltà ed ostacoli e dimostra il corretto operato dell’ente montano, smentendo ancora una volta categoricamente qualche pseudo sobillatore che, pur partecipando alle riunioni ed ascoltando il dibattito continua a far confusione sulle motivazioni del mancato accredito delle somme agli enti delegati, cercando di inquinare le acque: automaticamente, costui non fa altro che peggiorare la situazione già drammatica per gli operai forestali ed aggravare ulteriormente la loro condizione.