Rifiuti, Sorrentino: Serve una gestione associata tra i Comuni caudini
Quando si devono pagare le tasse è sempre un momento delicato della vita politica. Ecco dunque che, a San Martino, scoppia la polemica per la Tasi. Tanto che il consigliere comunale con delega alle Finanze, Francesco Sorrentino, con un post su Facebook precisa: “ Non è significativo invece confrontare, come ha fatto l’associazione politica Liberamente, i dati del nostro comune con altri Enti sanniti dove la provincializzazione non è mai stata attuata e quindi si registrano costi sensibilmente ridotti e risultati migliori anche in termini di efficienza nella raccolta differenziata. Anche per questo riteniamo che si debba andare verso una gestione associata caudina dei rifiuti. E per questo l’amministrazione sammartinese ha scelto, insieme a Rotondi, di aderire all’Ato rifiuti sannita per poi creare lo STO Valle Caudina. Solo lasciando in tempi brevi Irpinia Ambiente si può ridurre la tasi”. Ecco il ragionamento di Sorrentino: “La gestione del servizio è affidata, in base ad una legge regionale e non alla volontà dei comuni, alla Provincia. Per conto dell’Ente oggi guidato da Gambacorta, opera la società in house Irpinia Ambiente s.p.a. di cui è unico azionista la provincia. I costi sostenuti per la raccolta dei rifiuti sono l’effetto di questa gestione nella quale i comuni non hanno alcun ruolo. Ai comuni compete la riscossione del tributo, TARI dai cittadini e dalle imprese. A San Martino il costo sostenuto da Irpinia Ambiente è stato per il 2014 di 710.000 euro (circa 148 euro ad abitante) Proviamo a fare dei raffronti con il vicino Comune di Cervinara dove il costo sostenuto è di € 1.602.000 (circa 161 euro ad abitante). Leggendo le tabelle allegate in foto si potrà osservare come per le utenze domestiche il comune di San Martino applica tariffe inferiori per abitazioni fino a 120 mq. mentre a Cervinara risparmiano le famiglie con le case più grandi. Sostanzialmente i costi sono allineati. Complessivamente le utenze domestiche Cervinaresi sono leggermente meno care. Di contro gli amministratori cervinaresi hanno scelto di caricare maggiormente le imprese dove le aliquote sono molto più salate. I ristoranti pagano oltre 25 euro, contro i quasi 19 euro di San Martino. E ancora Ortofrutta 33 euro a Cervinara e 9 euro a San Martino. Bar 19,23 euro a Cervinara contro 14,89 a San Martino. Il dato che emerge è il costo enorme della raccolta che si traduce in una tassazione insopportabile per i cittadini e le imprese siano esse di San Martino o di Cervinara. Questo perchè in entrambi i casi, essendo i due paesi ricadenti in provincia di Avellino, la gestione è di competenza di Irpinia ambiente. Sbagliato inoltre è il confronto fra gli avvisi bonari recapitati in questi giorni nelle case dei cittadini. Mentre San Martino ha richiesto l’intero tributo 2014, Cervinara ha emesso bollettini solamente per un acconto del 60%”.