Roccabascerana: il ricordo di Maurizio Parrella, perito sulla Moby Prince

Redazione
Roccabascerana: il ricordo di Maurizio Parrella, perito sulla Moby Prince

Oggi Maurizio Parrella avrebbe 41 anni se la sua vita non fosse stata bruciata, nel vero senso della parola. Ad appena sedici anni dalla frazione Cassano Caudina di Roccabascerana si era imbarcato sulla Moby Prince. Come scrive Bruno Menna, in un articolo de Il Giornale di Napoli di 25 anni fa, lo aveva fatto per lavorare ma anche e soprattutto per lo spirito di avventura che anima gli adolescenti.
Si era imbarcato il 26 di marzo del 1991 per sostituire il fratello Natalino, il quale era stato chiamato a svolgere il servizio militare. Ma, purtroppo, la sua grande avventura sarebbe durata pochissimo, lo spazio di 15 giorni. Esattamente 25 anni fa, la sera del 10 aprile 1991, il traghetto Moby Prince in partenza da Livorno e diretto a Cagliari, urtava la petroliera Agip Abruzzo scatenando un rogo nel quale morirono 140 delle 141 persone a bordo. Due processi e un’inchiesta archiviata non sembrano però aver esaurito tutti i dubbi e le incongruenze di quella notte: la presenza o meno di nebbia, la posizione della petroliera Agip Abruzzo e il tipo di carico, i tempi di sopravvivenza a bordo della Moby e le dinamiche dei soccorsi, la presenza di navi militari americane nel porto di Livorno.
Sono questi e molti di più i punti ancora oscuri della più grande sciagura della marina mercantile italiana dal secondo dopo guerra. Ed in quella sciagura perirono anche i sogni del ragazzo di Cassano.
“Speriamo che questo sia l’ultimo anniversario senza verità”. Sono state queste le parole importanti pronunciate dal presidente della commissione d’inchiesta del Senato sul Moby Prince Silvio Lai, durante le celebrazioni di domenica a Livorno per il 25° anniversario della più grande tragedia della marineria dal dopoguerra ad oggi. La città è legatissima a questo ricordo ed in ogni anniversario non fa mancare mai la sua partecipazione. Lai è stato inviato dal presidente del Senato Pietro Grasso in sua rappresentanza. Ora si attendono gli esisti della commissione di inchiesta e si spera che si possa raccontare la verità per un tragedia così grande, che spezzò una giovanissima vita, con il cuore pieno di sogni.