Roccabascerana, stipendi gonfiati: a breve novità
Roccabascerana.
Squadra mobile e Procura della Repubblica di Avellino stanno scartabellando tutti i documenti, verificando i file dei computer ed incrociando i vari dati.
Non è semplice ed è un iter anche abbastanza lungo, in quanto si sono prese in considerazioni le buste paga ed i vari rimborsi dal 2011 ad oggi.
A due settimane dal blitz al comune di Roccabascerana continuano gli accertamenti della documentazione che è stata posta sotto sequestro dagli uomini della squadra mobile della questura di Avellino.
Si paventano stipendi gonfiati con magistratura e polizia che hanno agito sotto input di una denuncia, che dovrebbe essere abbastanza dettagliata.
Non trapela nulla dalle indagini, ma, a quanto pare, subito dopo Pasqua ci potrebbero essere delle importanti novità. Il recente blitz, effettuato presso la sede principale dell’azienda sanitaria di Avellino dimostra quanto il capo della procura della repubblica Rosario Cantelmo sia attento per i reati e le truffe nella pubblica amministrazione.
Ne fa una questione di etica pubblica, ossia, è un qualcosa che sembra essere passato di moda, visto che la società sembra stare dalla parte dei furbi, fingendo poi una indignazione un po’ pelosa e di maniera. Il numero uno della procura avellinese, arriva da anni di lotta alla camorra nella direzione distrettuale antimafia, Cantelmo, quindi, sa bene quanto queste incrostazioni favoriscono la penetrazione del malaffare. Da qui un appello, che non è certo di maniera, alla collaborazione dei cittadini. Invece, i fare il tifo per i furbetti, dovremmo essere i primi a rilevare gli sconci che si consumano sotto i nostri occhi. Con l’Asl la provincia di Avellino è diventata un caso nazionale ma non è, certamente, l’unica situazione. Quello che Cantelmo dice è che ci dobbiamo riappropriare del nostro senso di cittadini consapevoli dei propri diritti e pronti ad eseguire i propri doveri. Questo nelle grandi realtà, ma è ancora più vero nelle nostre piccole comunità. Sarebbe ora di prendere ad esempio chi fa seriamente il proprio dovere, non chi froda la pubblica amministrazione.