Rotondi: alla festa di Viviamo anche i rifugiati

Redazione
Rotondi: alla festa di Viviamo anche i rifugiati

Un primo, piccolo passo è stato compiuto. Per la prima volta, da quando sono arrivati, si è cercato di gettare un ponte con i richiedenti asilo ospitati nella struttura di Campizze. Una quarantina di loro, nella serata di ieri, hanno preso parte alla festa che la lista Viviamo Rotondi ha organizzato per ringraziare i residenti del posto della fiducia accordata. Complice la calda serata d’estate, un ricco buffet e la musica, questi ragazzi, fuggiti dalla morte e dall’orrore, si sono lasciati andare ed hanno festeggiato insieme ai loro ospiti. Ospitalità è un concetto sacro che dovrebbe essere seguito sempre più spesso. Su questi poveri Cristi concentriamo tutti i nostri problemi e le nostre frustrazioni. Dimentichiamo chi sono davvero e perché si trovano nelle nostre terre. Papa Francesco, proprio nella giornata di ieri, ha ricordato di non escludere i rifugiati, perché sono nostri fratelli. Certo le parole del Pontefice non è che trovino grande eco nella chiesa locale, sempre più chiusa nelle proprie sacrestie, ma ieri sera, nella villetta di Campizze, chi c’era ha assistito ad un piccolo, grande prodigio. Si è tentato di colmare le grandi distanze di ogni genere. Costruire ponti serve proprio a questo, ad avvicinare mondi diversi. Magari ci saranno rimasti molto male i razzisti da social, quelli che hanno il culo al caldo e istigano solo la povera gente contro persone più misere di loro. Questa gente, oltre ad essere ignorante e parassita, vuole innescare solo una guerra tra poveri. Ma, bisogna ricordare che chi semina vento raccoglie tempesta. E Campizze, per quello che è avvenuto ieri sera, può essere additata ad esempio per il nostro paese e per tutta l’Europa.