Rotondi: assestamento di bilancio, come lo scorso anno?
Rotondi. Dopo il Bilancio 2019-2021 e il Rendiconto 2018, il Consiglio Comunale ha un prossimo appuntamento: l’assestamento di bilancio da fare entro il 31 luglio.
Insomma è già tempo di verificare se le previsioni di bilancio da poco approvate (14 maggio, rispetto alla scadenza di Legge del 31 marzo) sono legittime alla luce dei fatti di gestione di metà anno, fatti che di solito mettono in crisi le previsioni iniziali. In particolare, vanno gestiti (registrare e/o aggiornare) le poste stanziate a bilancio per le entrate tenendo conto dei risultati (quanto è stato riscosso); è possibile che gli stanziamenti per i rischi vadano anch’essi ritoccati; le spese impreviste devono essere oggetto di copertura.
Lo scorso anno, in un consiglio balneare (a ridosso di ferragosto), vennero fuori una valanga di debiti fuori bilancio che avrebbero dovuto essere dichiarati a fine 2015 (in cui andò in crisi la maggioranza e arrivò il commissario). Quei debiti misero fine alla (brevissima) pietosa bugia del “bilancio di verità” (pagata a caro prezzo dal silenzioso contribuente). Il Rendiconto 2018 (approvato lo scorso 14 giugno) mise un punto fermo (o pietra tombale) sulla (in)affidabilità della gestione finanziaria pregressa.
C’è il dato incontrovertibile della difficoltà di recuperare anni di gestione confusionaria e opaca (usiamo un eufemismo) che hanno prodotto una difficoltà sostanziale nella conoscenza del reale stato dei conti dell’Ente.
Il dato è confermato dal Revisore che nel parere reso per il Rendiconto 2018 non ha usato mezze misure e ha confermato un atteggiamento dell’Ente di reiterata violazione del disposto normativo il quale ha agito “inibendo di fatto le funzioni di vigilanza …sottraendosi ad ogni tipo di controllo … rimane pertanto escluso …ogni aspetto che riguarda la correttezza delle rilevazioni contabili”. Tradotto, il Revisore (che si è addirittura rivolto al Prefetto) ha potuto controllare poco dei conti 2018.
L’assestamento di bilancio di luglio è quindi una ulteriore tappa verso la costruzione (che crediamo sia avviata) di una condizione di normalità e controllo dei conti comunali (condizione per ora lontanissima).
Quest’anno, con la rinnovata gestione dell’Ufficio finanziario (si vedano le recenti determine dell’ufficio finanziario e quelle “indotte”) riteniamo che, diversamente dal 2018, ci sarà qualche elemento di opacità in meno, ma il rischio di “sorprese” (peggiorative dei conti) non è da escludersi. Non si tratta solo di stabilire se le previsioni di entrate siano ancora adeguate a coprire le spese, ma di avere conferma o meno di uno stile di gestione che finora ha prodotto enormi ipoteche sul futuro.
In ogni caso, è necessario riaffermare il dovere della politica di guardare (controllare) la gestione finanziaria in maniera informata e critica (e per questo occorrerebbe anche discuterne, ma si sa che la maggioranza ha da sempre una ostilità sostanziale a dialogare sul merito delle cose).
L’obiettivo è dare indirizzi (alla struttura amministrativa) che siano il più possibile agganciati ai fatti e alla loro conoscenza, oltre a spiegare (doverosamente) ai contribuenti pagatori il senso delle tasse che versano senso che oggi è davvero difficile da definire.
Merito di un governo dell’Ente che ha fatto imboccare al paese una delle peggiori fasi della sua storia.
Terramia