Rotondi: Carla, grandi occhi e amore per la musica
C’è silenzio a Rotondi questa sera. Per strada non c’è quasi nessuno ed anche dalle finestre arrivano suoni sempre più attutiti. E’ assente quell’euforia da venerdì sera, da fine settimana che accende soprattutto tra i ragazzi la voglia di divertirsi. La notizia della morte di Carla Bizzarro si è sparsa proprio quando i ragazzi si stavano preparando per uscire. Ma stasera non si balla, non si canta, non si ha voglia di salutare l’arrivo del fine settimana. La musica si è spenta, perché Carla viveva per la musica. Era una studentessa modello del conservatorio Nicola Sala di Benevento. Amava la musica ed anche i suoi due fratelli, studenti allo stesso conservatorio, erano guidata da una sorta di fede per la musica. Un amore rigoroso che li portava a studiare con grande impegno e ad esercitarsi sempre con passione e con estrema serietà. Quei tre fratelli nati uno anno dopo l’altro erano l’orgoglio di papà Stefano e di mamma Lucia. Da poco avevano anche cominciato a suonare in una banda di recente costituzione in Valle Caudina. E la gente di Rotondi li guardava con grande ammirazione e simpatia. I ragazzi Bizzarro stavano diventando grandi e mai avevano smesso di inseguire quella loro grande passione. Solo un destino tragico poteva fermare Carla. E così è stato. Da questa sera, quella ragazza di appena ventun’anni ha smesso di suonare su questa terra, ma siamo certi che ora sta suonando un dolce melodia con gli angeli. Probabilmente l’hanno voluta con loro e speriamo solo che questa musica arrivi anche ai genitori ed ai fratellini per placare il loro dolore, per lenire quella grande ferita che si è aperta nel cuore. Una ferita che sente tutto il paese, dove questa sera domina solo il silenzio.
Peppino Vaccariello