Rotondi, centro immigrati: sospetto caso di tubercolosi
Diciamo subito che la situazione è sotto controllo e non ci deve essere alcun allarme ingiustificato. Un ospite del centro accoglienza di Rotondi, da ieri pomeriggio, si trova ricoverato presso l’ospedale Moscati di Avellino.
Si teme che possa trattarsi di un caso di tubercolosi. Nel tardo pomeriggio di ieri, l’uomo proveniente da un paese dell’Africa, ha accusato dei forti dolori al petto, aveva una febbre alta ed una tosse persistente.
E’ stato soccorso da un’ambulanza del 118 e trasportato all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino.
Qui il sospetto che si potesse trattare di tubercolosi è stato forte. Ed allora i sanitari lo hanno sottoposto al “tine test” di Mantoux. Saranno necessari, però, 72 ore per capire se la diagnosi è esatta o meno.
A quanto pare i sintomi fanno pensare proprio a questa malattia. Intanto l’Asl di Avellino ha subito aperto il protocollo previsto in questi casi.
Martedì mattina, tutti gli ospiti del centro verranno sottoposti al “tine test”, mentre per altri verrà effettuata la profilassi sempre prevista in queste situazioni.
Oltre all’Asl, si è attivato subito anche il sindaco Antonio Russo che è un medico.
E’ in costante contatto con l’azienda sanitaria per seguire l’evolversi della situazione e con la prefettura.
Non solo, in serata, lo stesso Russo ha incontrato i residenti di Campizze spiegando loro che i rischi di contagio sono davvero minimi.
Innanzitutto il sospetto malato non ha partecipato alla festa proprio perché nel pomeriggio è stato ricoverato.
Ma il primo cittadino ha anche spiegato bene che la tubercolosi si trasmette per via aeree con le goccioline di saliva. Il rischio che questo possa essere avvenuto, quindi, dovrebbe essere minimo. Ed ancora, i bambini non corrono nessun rischio, visto che il vaccino contro la tubercolosi è obbligatorio dal 2011. Insomma, tutto dovrebbe essere sotto controllo, ma occorre seguire l’evolversi della vicenda con estrema attenzione.
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