Rotondi, Centro profughi: e ora?

Redazione
Rotondi, Centro profughi: e ora?

Sarebbe giusto chiedere, ed ora? Ieri, a Rotondi, si è svolto un consiglio comunale straordinario ed aperto sulla questione di un centro di accoglienza profughi. All’unanimità, l’assise ha deliberato contro l’ipotesi che un privato possa aprire questo centro e localizzarlo proprio a Campizze. Si tratta di una frazione a forte vocazione commerciale e conta 500 abitanti. L’arrivo di 80 profughi sarebbe, onestamente, dirompente. Senza contare che il centro è attiguo ad una chiesa. Potrebbe essere, quindi, una miscela esplosiva a tutti gli effetti. Infine, è da sottolineare che la notizia si è diffusa proprio a ridosso degli attacchi terroristici di Parigi.
La gente è preoccupata e, quindi, è stata una buona scelta affrontare la questione pubblicamente. Anche perché il sindaco Antonio Russo ha riferito di aver avuto un incontro con il Prefetto di Avellino, Sessa, il quale ha riferito che, per il momento, è escluso l’arrivo di profughi e non esiste che un numero così elevato possa arrivare in un paesino che conta 3.700 abitanti. Giova ricordare che, in tante occasioni pubbliche, non ultima a Cervinara, lo scorso tre settembre, sempre il Prefetto ha invitato alla solidarietà tutti i comuni della provincia per risolvere una eventuale emergenza. Il dottore Sessa parlava di una ripartizione di massimo venti persone a paese. Ripetiamo massimo venti persone ed essendo la provincia composta da 118 comuni, il Prefetto parlava di una accoglienza per 236 persone. Vi sembra possibile che 80 vadano solo a Rotondi? Francamente è un’ipotesi assurda anche perché la politica su questi temi tenta di dislocare queste persone, che fuggono dalla guerra, dalla morte e dallo stesso terrore che spaventa noi, in piccoli gruppi proprio per non creare problemi nelle comunità che li accolgono.
Questi sono dati concreti, non chiacchiere inutili. Vale la pena sottolineare anche un altro dato. In caso di emergenza, il comune non può fare niente. Vi ricordate della discarica di Tre Ponti? La questione è così complessa che non può essere risolta dal comune di Rotondi o dalla Città Caudina o ancora dalla provincia di Avellino e via di seguito. Ed è inutile montare polemiche politiche su questo argomento. È una materia che pretende serietà. La pretende ad ogni livello. Per chi non lo avesse capito, in questo momento, ci sono in gioco i valori che regolano le democrazie occidentali.

Peppino Vaccariello