Rotondi, Esposito: Ecco perché ho abbandonato la riunione di maggioranza

Il Caudino
Rotondi, Esposito: Ecco perché ho abbandonato la riunione di maggioranza
Rotondi: il ciclone Bartolomeo Esposito irrompe nella campagna elettorale

Rotondi. Lo spazio di una notte e torna tutto in discussione. Il consigliere di maggioranza Bartolomeo Esposito, con questa dichiarazione, mette seriamente in bilico il prosieguo della giunta, guidata dal sindaco Antonio Russo. “Non condivido la dichiarazione del sindaco Antonio Russo in quanto, ieri sera, ho abbandonato la riunione di maggioranza”. Esordisce così Esposito. “Sottolineo, continua,  che non c’è rispetto per i ruoli e per le persone che hanno messo la faccia in campagna elettorale. Per  questo motivo, per il fine settimana, farò conoscere e la mia posizione. Rimarco che Bartolomeo Esposito non ha fatto alcun accordo pre elettorale, anzi, si è messo in disparte per gli altri, facendosi anche un nemico  per dare la poltrona all’attuale  sindaco, una persona anche se non eletto in consiglio comunale che continua a fare riunioni a casa sua pretendendo di prendere decisioni per il governo del paese. I chiarimenti, rispetto alla mia posizione, li farò come è mia abitudine alla luce del sole, ossia in consiglio ed in pubblici comizi. Alcuni  consiglieri di maggioranza – continua Esposito, che non hanno rispettato il 21 dicembre scorso, il documento sottoscritto davanti al primo cittadino, non devono essere bugiardi e rispettino ciò che hanno firmato. Per sua abitudine, il consigliere Esposito, è stato sempre chiaro e corretto, sia con la maggioranza e sia con la minoranza, cercando di rispettare sempre il mandato elettorale, concesso in modo generoso dai cittadini di Rotondi. Per questo motivo, conclude Bartolomeo Esposito, grazie anche alla forza che mi danno i cittadini, non permetterò a nessuno di calpestare la mai dignità di uomo e di politico”.  Sin qui le dichiarazioni del vulcanico consigliere, ricordiamo che la settimana scorsa era passato all’opposizione anche Nello Ilario. Se dovesse procedere in questo senso pure Esposito, il consiglio sarebbe oggetto di una vera e propria paralisi, in quanto, da una parte, ci sarebbero quattro consiglieri e stesso numero anche dall’altra.