Rotondi, Esposito pronto per il Consiglio provinciale
Ha avuto qualche problema di salute ma, grazie a Dio, si è ripreso benissimo ed ora si è rituffato a fondo nella sua attività politica. Del resto, la politica di Rotondi e di gran parte della Valle Caudina, senza Bartolomeo Esposito,non sarebbe per nulla la stessa. Il vulcanico assessore della giunta Russo ha già in mente una nuova battaglia che è, certamente, di grande importanza. “Sono pronto a candidarmi al consiglio provinciale di Avellino, ci ha dichiarato. Lo faccio, non per smania di potere, tutti sanno che a me delle poltrone non interessa un bel niente, ma per evitare che i quattro comuni irpini della Valle Caudina e l’intera fascia del Partenio resti senza rappresentanza”. Meo, come lo chiamano i suoi tanti amici, questa mattina ne ha parlato anche con il consigliere comunale di minoranza di Cervinara, Angelo Porreca. Del resto, entrambi sono iscritti al partito democratico e, certamente, la sua uscita ha il merito di aver messo sul tavolo della discussione politica un problema molto ma molto reale. Le province stanno per diventare degli enti di secondo livello, però, mantengono diverse prerogative. Presidente e consiglio vengono eletti dai sindaci e dai consiglieri comunali, secondo il voto ponderato, rispetto al numero degli abitanti. Sono eleggibili i sindaci, che non siano a 18 mesi dalla scadenza del mandato, i consiglieri comunali e, solo per questa volta, anche i consiglieri provinciali uscenti. E, ricordiamo, che per la primavolta, nella storia della provincia di Avellino, nel 2009, l’ultima volta che i cittadini hanno potuto votare, il collegio Cervinara – Rotondi, aveva eletto ben due rappresentanti. Si tratta del dottore , Raffaele Lanni, per il pdl, che poi divenne assessore al turismo della giunta Sibilia, e di Filuccio Tangredi, per il pd, partito che poi abbandonò per l’Udc. Il grande rischio è che i quattro comuni irpini della Valle facciano solo da portatori di voti e a palazzo Caracciolo vengano prese, come è quasi sempre avvenuto, delle decisioni che non tengono conto degli interessi dei cittadini caudini. Da qui l’autocandidatura di Bartolomeo Esposito che servirà, certamente, a smuovere le acque e a ragionare su una questione concreta. Del resto, il tempo a disposizione, è davvero poco. Si voterà, infatti, Domenica 28 di settembre ma per lunedì otto dovranno essere presentate le candidature. Tenuto conto della pausa del mese di agosto, resteranno solo una manciata di giorni per ragionare e per farlo in modo da creare una situazione reale di vantaggio per Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana. Bartolomeo Esposito vuole scendere in campo ed ora è giusto che la questione venga messa al centro della discusssione del pd, a cominciare,da quello di Rotondi. E deve esserci anche una decisione del pd caudino, perché, nonostante i vari rappresentanti della zona, a via Tagliamento, l’ottimo segretario provinciale, Carmine De Blasio, sembra che neanche conosca l’esatta geografia politica dei nostri comuni. Il tempo della sudditanza con Avellino è finita ed è finita da un pezzo. E poi, per dirla tutta, una cosa era essere guidati da statisti ed un’altra è avere a che fare con persone che mirano solo ad ottenere un vantaggio esclusivamente personale dalla politica, alla faccia di quello che predica Matteo Renzi. Ed allora Bartolomeo Esposito, si candida e fa di più che gettare un sasso nello stagno.
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