Rotondi fuori dai finanziamenti del Poc Turismo
I tre milioni aggiuntivi, garantiti dal presidente della giunta regionale Enzo De Luca, non sono stati sufficienti. La delibera è in via di predisposizione, ma, ufficiosamente, si è oramai certi che Rotondi è definitivamente fuori dai finanziamenti del Poc Turismo.
Una esclusione che sa solo di beffa, di scarsa considerazione e delle solite, eterne manovre che si fanno a palazzo Santa Lucia per promuovere o bocciare potentati e ras politici.
Altro che sviluppo, con i fondi europei, piccoli satrapi condizionano il loro utilizzo per ingaggiare i soliti attori delle compagnie di giro, che sono gli unici a guadagnare.
Perché diciamo questo?
Perché il piccolo centro caudino, cerniera tra Irpinia, Sannio e Terra di Lavoro, ha una peculiarità che non possiede nessuno e questo non solo in Campania, ma in tutta Italia. Nel giro di meno di un chilometro, sulla stessa strada, via Varco, ci sono quattro laboratori di artisti di fama mondiale. Come è già successo, sarebbe bastato fare un poco di promozione e chiedere la disponibilità agli artisti di aprire i loro atelier e ci sarebbero state flotte di visitatori. E, mai come in questo caso, a Rotondi sarebbe arrivato il cosiddetto turismo di qualità, di cui si ciancia tanto a palazzo Santa Lucia.
Quella del piccolo centro caudino è una bocciatura vergognosa e, a molti fa pensare male, non potrebbe essere diversamente perché sono stati finanziati progetti che servono solo ad impiegare i soldi e a far guadagnare i soliti noti.
Sarebbe bello se, con uno scatto di orgoglio, il comune decidesse di fare da solo, se gli artisti sono d’accordo. Sarebbe uno schiaffo ed una lezione a chi crede di essere ancora negli anni Settanta quando, prima di avere un finanziamento, bisognava fare il giro delle sette chiese.
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