Rotondi: il mistero della chiusura della scuola senza ordinanza
Riceviamo dal Gruppo Consiliare di Rotondi Terramia e pubblichiamo.
“L’informazione è importante nella vita di tutti i giorni. Ancora di più se l’Istituzione che deve produrla è inefficiente. La scuola capoluogo è rimasta chiusa ieri, lunedì 20/1/2020. L’informazione è stata fornita dai media locali e dai canali social il giorno prima, domenica 19/1/2020.
Una ordinanza sindacale ancora oggi non c’è (laddove dovrebbe essere per Legge: il sito web del Comune di Rotondi-sezione Albo Pretorio). Stamane sul sito del Comune di Rotondi è invece sparito il laconico comunicato …dell’ENEL che ieri aveva fatto al sua comparsa in attesa dell’ordinanza sindacale.
Ma allora su quali basi la scuola era chiusa?
Nessuna spiegazione; si va avanti come se niente fosse. E’ lo stile amministrativo cui la popolazione è in larga parte assuefatta. Doveroso quindi chiedere ad Amministrazione e Prefettura di chiarire.
La vicenda fa il paio con la chiusura del Comune – stavolta con tanto di ordinanza sindacale inviata anche al Prefetto – lo scorso 16 dicembre per una scossa tellurica (v. ilcaudino online del 17/12/2019). Tutto chiuso e nessun riferimento ai cittadini abbandonati dall’Istituzione (che non ha nemmeno un Responsabile di Protezione Civile da rendere noto).
Seconda parte
Ma perché la chiusura? lavori ENEL (facciamo la domanda e ci diamo la risposta, dal momento che la comunicazione istituzionale è zero). E non si poteva avvisare prima? non si potevano avvisare i genitori venerdì 17 o sabato 18 gennaio? I dati che abbiamo dicono che ENEL aveva avvisato per tempo (c’è scritto pure sul comunicato oggi sparito dal sito comunale …): giovedì 16 gennaio 2020 (prot. 321).
E c’è dell’altro (in Albo Pretorio): una impresa affidataria del taglio di piante in prossimità delle linee elettriche (è questa la causa dell’interruzione di energia elettrica?) ha protocollato (0248 del 14-01-2020) avviso che avrebbe operato dal 15/1/2020 in poi. Insomma, qualche spiegazione in più andrebbe data ai cittadini e ai genitori. Questo se vogliamo costruire un rapporto civile tra amministrati e amministratori.
E se vogliamo dare un senso ai servizi comunali.
E se vogliamo che la comunità guardi con fiducia all’Istituzione comunale, screditata da comportamenti di chi non onora il ruolo che ha avuto “a grande richiesta” nel 2016.
Prepariamoci ora alla sceneggiata per il tunnel del Partenio.