Rotondi: Il no di Bruno Menna alla rottamazione dei cinquantenni

Redazione
Rotondi: Il no di Bruno Menna alla rottamazione dei cinquantenni

“Baby boom”, il fortunato libro di Bruno Menna, è arrivato ieri in Valle Caudina. Grazie all’assessorato alla cultura, sport e spettacolo di Rotondi e alla Pro Loco “La Lanterna”, il volume edito da Iuppiter è stato presentato nello spazio all’aperto del bar “Arteteka”, nei pressi della Villa Comunale. Presenti il sindaco Antonio Russo ed i giornalisti Pellegrino Giornale e Peppino Vaccariello che hanno interrogato l’autore beneventano. Ne è venuto fuori un interessante dibattito sulla generazione dei cinquantenni che non vuole farsi rottamare.
Nel suo indirizzo di saluto, il primo cittadino ha ringraziato Menna per aver accettato l’invito a presentare il suo libro a Rotondi, sottolineando la sensibilità dell’Amministrazione Comunale per la cultura e l’impegno sociale. In merito alla riflessione dello scrittore, il sindaco Russo ha dichiarato il suo interesse a difendere una stagione che ha rappresentato un momento significativo di sviluppo e di crescita per l’Italia.
Ad introdurre l’autore è stato Pellegrino Giornale il quale ha anzitutto giudicato volgare e violento il termine “rottamazione” in quanto indica uno scontro tra generazioni, scontro di cui lo stesso Bruno Menna parla nel libro. C’è infatti il pericolo che i cinquantenni vengano considerati solo un peso che la società non può permettersi soprattutto in ambito lavorativo. Per Giornale, “Baby boom” ha il merito di andare controcorrente offrendo ai lettori un affresco di anni cruciali per il Belpaese che pure hanno presentato luci ed ombre. Da qui una sequenza di eventi e personaggi che hanno permesso al folto pubblico di Rotondi di entrare a contatto con la vitalità degli anni ’50 e ’60 soprattutto in ambito politico, economico, culturale e sportivo.
Bruno Menna ha spiegato che il suo ultimo lavoro editoriale ha avuto l’obiettivo di raccontare una generazione, quella dei cinquantenni, che non può essere messa nel cassetto e quindi venir dimenticata dalla società. La soluzione, ha detto l’autore riportando le parole del ricercatore dell’Isfol Massimo Resce, sta nella solidarietà tra diverse generazioni. Un patto tra padri e figli per non essere in competizione e permettere alla società di valorizzare tutte le esperienze. Ovviamente anche Menna ha criticato fortemente la tendenza alla rottamazione, così in voga in Italia, ed ha riletto quella che molti definiscono l’età dell’oro dell’Italia quando c’erano altri valori, altri genitori, altri maestri, altri cantanti, altri registi, altri attori, altri comici, un’altra lingua, altri politici, un’altra tv, un’altra pubblicità.
Stimolato da Peppino Vaccariello, lo scrittore ha anche rivelato in conclusione che sta già lavorando ad un nuovo libro che uscirà prima di Natale e che si occuperà del ventennio a cavallo tra gli anni ’20 e ’40 nel secolo scorso con alcuni episodi che riguardano anche la Valle Caudina.