Rotondi: il nuovo portale dell’Annunziata, un dono del cuore
Fosse dipeso da loro, avrebbero preferito non essere neanche nominati. Giannino Iuliano e Anna Servodio non amano il clamore, evitano di stare al centro dell’attenzione, sono dei ferventi credenti e davvero coniugano la fede con la vita di tutti i giorni.
Hanno ritenuto opportuno regalare alla chiesa della Santissima Annunziata e quindi all’intera comunità di Rotondi un nuovo portale. Ma non doveva essere un’opera qualunque, hanno pensato di fare qualcosa che resterà nel tempo. Così, hanno deciso di rivolgersi al fratello di Anna, Carlo Servodio, appassionato di arte, che ha incaricato della messa in opera, un suo caro amico, il maestro Carlo Ciaramella.
Tutta la fase di preparazione è stata seguita da Carlo che vuole un bene pazzo alla sorella ed al cognato, mentre loro si sono messi da parte. L’unico privilegio che si sono concessi è stato quello di vedere il portale montato prima che venisse scoperto dall’arcivescovo Felice Accrocca.
Anche ieri sera, quando avevano tutto il diritto di essere in prima fila e con il petto gonfio, hanno evitato di apparire. Come tutti gli altri fedeli, si sono messi nel pubblico ed hanno affidato alla figlia di Carlo, la lettura di un breve messaggio. Donare per donare, per non ricevere nulla in cambio, farlo per fede e per devozione, Il portale realizzato dal maestro Ciaramella è bellissimo, una vera e propria opera d’arte, ma meraviglioso è il messaggio di semplicità che marito e moglie hanno dato a tutti. Il loro è stato un dono del cuore, una lezione per tutti da tenere sempre bene in mente. Ad un gesto del genere, si può rispondere solo con un grazie. La semplicità di Giannino ed Anna fa pensare a Manzoni, quando fa dire a Lucia Mondello, prigioniera dell’Innominato dice, Dio perdona tante cose per un’opera di Misericordia.
Peppino Vaccariello