Rotondi: il sindaco Russo intende mantenere la dad

Redazione
Rotondi: il sindaco Russo intende mantenere la dad
La Provincia di Avellino contro il dimensionamento scolastico

Rotondi: il sindaco Russo intende mantenere la dad. Per il sindaco di Rotondi, Antonio Russo, le lezioni delle scuole di ogni ordine e grado devono restare in didattica a distanza. Secondo il primo cittadino, la situazione epidemiologica impone, purtroppo, di continuare in dad.

Il parere dell’Asl

Si tratta del parere del sindaco ma anche del medico. Russo ha chiesto all’Azienda Sanitaria Avellino di avallare questa decisione. Lo aveva fatto anche sabato, ma non aveva ricevuto risposte, quindi, aveva deciso di mantenere la dad sino ad oggi, mercoledì 19 maggio. Se non dovesse ricevere pareri contrari, i ragazzi continueranno in didattica a distanza sino a sabato 22 maggio. Poi si deciderà.

Montesarchio: vaccinata il 38% della popolazione, somministrate 7.046 dosi.

Procedono spedite le vaccinazioni all’Hub di Montesarchio. Ad una settimana esatta dalla sua inaugurazione, il sindaco Franco Damiano, ci fornisce il dato totale delle persone sottoposte a vaccinazione.

Il 38% della popolazione

Ad oggi, mercoledì 19 maggio, risulta che a Montesarchio sono stati somministrati ben 7.046 vaccini. Di questi, quasi cinquemila risultano essere prime dosi, mentre oltre duemila seconde dosi. Un dato più che positivo che dimostra il trend favorevole dell’Asl di Benevento.

Damiano specifica che nei primi giorni non sono mancate della problematiche, ma ora si procede velocemente. Una situazione che stride con il centro vaccinale di Cervinara. Come, del resto, la differenza e la velocità delle due Asl, Benevento ed Avellino, risulta più che evidente.

Trovandoci in Valle Caudina, però, viene spontaneo fare la differenza visto che Montesarchio dista soli pochi chilometri da Cervinara. Così, mentre Montesarchio dovrebbe, a regime fare ben cinquecento vaccini al giorno, Cervinara presenta cifre molto diverse.

A breve, i cittadini di Montesarchio potrebbero essere tutti vaccinati, mentre nella Valle Caudina irpina risultano ancora over 70 e over 60 che aspettano la prima dosa. Bisogna dire che le cose non vanno certo meglio nel resto della provincia di Avellino.Attese infinite, liste farlocche di persone fragili, indagini dei Nas, richieste di accesso agli atti, insomma, la sanità irpina sta dando uno spettacolo per nulla edificante.

Il colpevole silenzio

Sarebbe necessario un deciso cambio di passo. Ma su quest’argomento tacciono quelli che dovrebbero essere i rappresentanti del territorio, consiglieri regionali e sindaci. Un silenzio che, però, va tutto a discapito dei cittadini.

Con la copertura vaccinale, le nostre comunità hanno la possibilità di ripartire e di farlo in sicurezza. La Valle Caudina anche sui vaccini dimostra quanto costi restare divisa in due territori provinciali. La parte sannita ripartirà prima di quella irpina.

7.046 dosi somministrate a Montesarchio e si procede spediti per vaccinare tutti, mentre Rotondi, Cervinara, San Martino e Roccabascerana stanno a guardare.