Rotondi: il successo dell’orto civile di Giliberti

Redazione
Rotondi: il successo dell’orto civile di Giliberti

La splendida avventura dell’orto civile della masseria di via Varco continua. In quel luogo incantato, dove non si è abbattuta la furia della ricostruzione post terremoto, l’artista Eugenio Giliberti ha installato il suo laboratorio creativo. Da qualche anno ha lasciato Napoli per creare in quella che è la masseria dei suoi avi.
Oltre alle sue opere che sono apprezzate in tutto il mondo, il maestro Giliberti si prende cura dei terreni che fanno parte del suo podere. Lo fa seguendo i ritmi dell’agricoltura tradizionale e biologica. Circa tre anni fa gli è venuta l’idea dell’orto civile. Infatti, ha coinvolto alcune famiglie napoletane che in cambio di una somma annua, ogni settimana, possono contare su frutta ed ortaggi di stagione. Il primo anno si è partiti con sei famiglie, lo scorso anno erano già arrivate a 36 e, probabilmente, il numero è destinato ad aumentare. La somma versata serve a pagare il lavoro nei campi e la copertura delle spese che si devono affrontare. In questi giorni si sta procedendo alla semina e già fioccano le richieste. Probabilmente, l’esempio di Eugenio Giliberti potrebbe essere seguito anche da altri agricoltori perché la richiesta di prodotti freschi e controllati in una città come Napoli è in vertiginoso aumento. Bisogna, però, non utilizzare i veleni che hanno cambiato faccia alla nostre colture. Potrebbe essere una piccola, grande rivoluzione per rilanciare un comparto che arranca pesantemente.

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