Rotondi: la corsa alla candidatura a sindaco
Rotondi. Per carità, nessuno aspira. Se chiedi, al giornalista nessuno rilascia dichiarazioni “ma se non lo scrivo…..”. A Rotondi, si respira la tipica aria che precede la compilazione delle liste elettorali. Un’aria friscicarella, fatta di riunioni, ma soprattutto di grandi aspirazioni. La fascia tricolore fa gola a tanti per i motivi più svariati. Tutti, comunque, hanno la ricetta giusta per far diventare Rotondi come gli altri paesi, una sorta di Eldorado.
Cerchiamo di fare un po’ il punto, premettendo che l’analisi non è esatta, ma si basa su elementi abbastanza validi. Di certo, al momento c’è il nome di un candidato sindaco, si tratta di Antonio Russo che lo era sino a poche settimane fa. Poi Bartolomeo Esposito e Nello Ilario si sono dimessi con i due consiglieri di minoranza, Raffaele Lanni e Gennaro Mainolfi ed il suo sindacato è terminato. Il medico è in campo, ha l’appoggio degli ex consiglieri che gli sono rimasti fedeli ed è intento a mettere insieme una cordata forte e, spera, fedele. Si dice, invece, che il suo competitor del 2013, Raffaele Lanni, anche lui medico, non sarebbe interessato. Questa volta potrebbe svolgere il ruolo di King maker ed elaborare una lista in grado di sconfiggere Russo. Ma, se ci dovessero essere troppi galli nel pollaio, il chirurgo, dall’alto della sua esperienza potrebbe mettere tutto in linea e non disperdere le forze.
Al momento, in pole position c’è l’imprenditore Nello Ilario. È stato il regista della sfiducia a Russo e potrebbe, seriamente, aspirare a guidare lo schieramento avverso. Bartolomeo Esposito è un battitore libero, ma se dovesse decidere di fare squadra non sarebbe certo un candidato debole. La lista, però, non finisce qui. L’avvocato Francesco Perone, già alle elezioni del 2013, dal palco sembrava assumere le caratteristiche e le responsabilità del leader. Ma c’è un fedelissimo di Raffaele Lanni, l’architetto Francesco Mainolfi che è già in partita. Sarebbe uno sbaglio, però, dimenticare i leoni più esperti. Ce ne sono due che dall’alto della loro esperienza guardano con estrema attenzione a ciò che sta avvenendo e non vedono l’ora di scendere in campo. Si tratta di Luigi Mainolfi ed Andrea Marotta. Da tenere d’occhio ancora un altro Mainolfi, ossia, Gennaro che alle elezioni del 2013 fece registrare una straordinaria performance.
Vi sembrano pochi, tutt’altro, la lista è ancora più lunga. Non dimentichiamo, infatti, che nello schieramento di Russo sono in tanti ad aspirare. E chi sa se Lara Lanni non accarezza l’idea di poter essere il primo sindaco donna del suo paese.
Peppino Vaccariello