Rotondi, l’opposizione a Russo: Stop al contratto con IrpiniAmbiente
Al Sindaco del Comune di Rotondi
Dott. Russo Antonio
Oggetto: Servizio di Gestione Integrata Rifiuti. Affidamento alla società IrpiniAmbiente Spa.
I consiglieri del gruppo di minoranza consiliare Terramia hanno appreso la notizia dell’imminente stipula contrattuale di cui all’oggetto dai media locali (Il Caudino online del 4 ottobre 2016).
Il nostro sistematico e pluriennale interessamento alla questione, oltre che una Nota (prot. n.5714) del 6.10.2016, in cui si chiedeva al Sindaco se sulla questione non fosse auspicabile il coinvolgimento della minoranza, non hanno indotto la maggioranza a considerare l’opportunità di quantomeno informare la minoranza, nemmeno a titolo di cortesia istituzionale.
Sono ben noti i dati disastrosi del servizio di gestione rifiuti, che la Sua Amministrazione ha fornito al contribuente rotondese in questi anni. Spiccano la raccolta differenziata attorno al 20%, lo spazzamento non conforme al Contratto vigente, con pause di mesi in molte strade cittadine, e una stratosferica produzione procapite di rifiuti (565 kg annui). Spiccano la presenza di rifiuti sparsi e micro discariche irregolari sul territorio comunale, in cui si sversa e si brucia di tutto, ragione per cui abbiamo parlato di Terra dei Fuochi nostrana.
Questo nonostante i controlli, che, ci avete assicurato nel Consiglio Comunale del 14 dicembre 2016, sono stati e vengono fatti sul Soggetto Erogatore (da Voi indicato nella società Falzarano srl che opera in regime di proroga dal 2010), cui corrispondevano però ripetute diffide ad adempiere (che “rimbalzavano” puntualmente le nostre diffide e segnalazioni, a riprova della Vostra inerzia) alla società IrpiniAmbiente, mai seguite dalla applicazione di penali contrattuali a tutela dell’interesse pubblico (penali su cui non avete dato risposta alla nostra Interrogazione in materia).
Il 19 novembre 2016 con delibera di giunta n. 82 (immediatamente esecutiva, ma pubblicata solo il 5 dicembre e priva di allegati), avete approvato la proposta di (nuovo) Piano Industriale per il servizio integrato di gestione rifiuti del Comune di Rotondi, proposto con Nota prot. n. 6247 del 28/10/2016 da Irpiniambiente. A nessuno è dato conoscere se il piano suddetto, proposto da un Soggetto che ha sistematicamente erogato un servizio scadente e lontano dagli obiettivi di Legge, abbia ricevuto da Voi delle osservazioni, o se sia stato accolto integralmente.
Nel contempo, avete completamente sottaciuto il fatto che, approvato con delibera di giunta n. 4 del 22.1.2015 (circa due anni fa), non avete mai portato a gara un capitolato per la gestione del servizio integrato rifiuti predisposto dall’UTC, a riprova di una condotta ondivaga quanto inconcludente. Anche in virtù di questo, riteniamo importante un approfondimento sul tema della corretta formula di affidamento e contrattuale (è il caso di chiedere un parere alla stessa ANAC).
Il Comune di Rotondi si colloca agli ultimi posti della graduatoria provinciale per la differenziata, ma ai primi posti per produzione di rifiuti pro capite, con conseguenti costi a carico della collettività.
Il tema dei controlli (sulla qualità del servizio, sul trattamento dei lavoratori coinvolti, sui cittadini, sull’evasione) è di enorme attualità, per ragioni che non stiamo a ripetere, ma che sostanzialmente hanno una incidenza forte sui costi (non solo monetari) per la collettività. Sul tema dei controlli riteniamo che l’Amministrazione attuale, anche alla luce dell’esperienza pregressa, sia ampiamente impreparata e inadeguata a svolgere con adeguatezza il proprio compito. Sul tema della Gestione del Contratto siamo altrettanto preoccupati (peraltro è assente ogni forma di riscontro alle segnalazioni e perplessità dei cittadini).
Pur con una documentazione imperfetta (in attesa di avere gli Atti ufficiali), riteniamo molto probabile che il nuovo piano rifiuti comporterà un aumento dei costi per il contribuente (già oggi, le utenze residenziali di Rotondi pagano 2,2€/mq, ma solo 1,9€/mq a Montesarchio), senza garanzia di un corrispettivo adeguato servizio. Lo “spezzatino” contrattuale (raccolta e trasporto, conferimento, spazzamento) confermano un approccio disorganico e privo di prospettiva. L’ipotizzata riduzione sostanziale (40%) di produzione dei rifiuti, inspiegata e non dichiarata, appare non sostenibile, anche alla luce della totale assenza di iniziative volte a promuovere gli elementi della cosiddetta economia circolare (incentrata sulle categorie di riduzione, riuso, riciclo e recupero). Infine, appare un espediente privo di valore l’ipotizzata invarianza di gettito finanziario per i primi sei mesi (ci domandiamo come siano state regolate le successive fasi).
Alla luce di queste premesse, il Gruppo Terramia chiede di sospendere ogni attività finalizzata al nuovo contratto di servizio, aprendo nel contempo una fase di trasparente informazione della minoranza e dei cittadini, allo scopo di addivenire ad una soluzione condivisa che assicuri finalmente adeguatezza di servizio e costi contenuti.
Cordiali saluti
Giuseppe Mainolfi
Lucio Coscia
Paolo Mario Citarella
Orlando Esposito