Rotondi, l’opposizione: Zona rossa, telenovela infinita
Riceviamo e pubblichiamo.
Il Piano Stralcio Assetto Idrogeologico Rischio Frane (PSAI – Rf.) è stato approvato con DPCM 12/12/2006 e pubblicato sulla G.U. n. 122 del 28.05.2007.
L’Allegato 2 contiene l’elenco dei comuni (nella provincia di Avellino ne sono 19 ed è compreso Rotondi) per i quali il PsAI-rF (Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico-Rischio frane) resta adottato con relative misure di salvaguardia (ex art. 17, c. 6 bis l. 183/89 e s.m.i.) in quanto le osservazioni prodotte, in sede di conferenza programmatica (l. 365/2000), necessitano di approfondimento ed integrazioni di studi e di indagini.
Il Comitato Istituzionale nella seduta del 10/03/2010 ha adottato il Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico – Rischio Frane.
Il Comune di Rotondi è così classificato: zona di allerta 3, classe di rischio VI ed è un comune a rischio colata di fango. Sul nostro territorio ci sono:
- aree a rischio molto elevato (R4), nelle quali per il livello di rischio presente, sono possibili la perdita di vite umane, e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture ed al patrimonio ambientale, la distruzione di attività socioeconomiche;
- aree a rischio potenzialmente alto (Rpa),nelle quali il livello di rischio, potenzialmente alto, può essere definito solo a seguito di indagini e studi a scala di maggior dettaglio.
Con la delibera di giunta n. 49 del 9.5.2012, comincia la telenovela della cosiddetta “zona rossa”, si chiede all’avv. Barra un parere legale circa alcuni permessi a costruire rilasciati tra il 2007 ed il 2010 e poi sospesi sul presupposto che gli stessi siano stati erroneamente rilasciati in quanto non compatibili con le previsioni del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico Rischio Frane (PSAI – Rf.) approvato con DPCM 12/12/2006 pubblicato sulla G.U. n. 122 del 28.05.2007.
Sono solo i primi soldi (500 euro oltre iva, cpa e spese vive), che i cittadini di Rotondi cominceranno a spendere a causa della superficialità e incompetenza politica con la quale sin dall’inizio è stata affrontata questa vicenda. Di soldi, fino ad oggi, se ne spenderanno tanti e inutilmente circa 25.000,00.
Pochi giorni dopo, con Delibera di giunta n. 64 del 29.6.2012, viene approvata una Intesa con l’Autorita’ di Bacino per la riperimetrazione delle aree a rischio. Il 3 luglio 2012, viene anche chiesto, con prot. n. 3884, alla stessa Autorità di Bacino, un suo parere circa la sospensione dei procedimenti ammnistrativi (permessi a costruire rilasciati tra il 2007 e il 2010) che già sono stati annullati. L’autorità risponde con prot. n. 5269 del 5.7.2012: la scrivente Autorità di bacino, alla luce degli aspetti di propria competenza afferma che codesto Comune possa valutare la possibilità di sospendere i permessi a costruire rilasciati. Poi, per un anno e più non succede nulla, perché coloro che hanno dato inizio a questa vicenda, e, non solo, sono troppo occupati per la campagna elettorale che dovrà dare una nuova amministrazione al paese, possibilmente in continuità con quella precedente, per proseguire la telenovela. E così succede, i cittadini di Rotondi premiano la continuità capeggiata dal neo eletto Sindaco Russo. L’accordo avviato il 29.6.2012 con l’Autorità è ancora in itinere, quando viene condiviso dal nuovo Sindaco, in continuità con l’amministrazione precedente (delibera di Consiglio Comunale n. 20 del 10.7.2013), in quella occasione si afferma che per perfezionare l’accordo stesso (che non verrà mai perfezionato) servono 134.000,00 euro. E’ questo l’unico atto in materia del 1° mandato del Sindaco Russo. Nelle sue linee programmatiche 2013-2018 al 1° punto c’era la promessa della soluzione alla limitazione dell’area cosiddetta “zona rossa”, (punto totalmente disatteso). Dopo che per quasi tre anni, dal 28.5.2007 al 10.3.2010, non siamo stati capaci di produrre studi specifici finalizzati alla revisione delle aree a rischio ed attenzione, è inevitabile quanto sta accadendo e accadrà, il tutto dovuto al disinteresse totale dell’amministrazione. Vengono inutilmente nominati: avvocati, tecnici ed esperti vari, che nella confusione più assoluta dovranno trovare la soluzione magica al problema che nessuno riesce a trovare. Ad oggi, dopo dieci anni dalla pubblicazione del Piano Stralcio Assetto Idrogeologico Rischio Frane (PSAI – Rf.), dopo aver speso decine di migliaia di euro dei cittadini contribuenti senza cavare un ragno dal buco e incombono richieste risarcitorie per centinaia di migliaia di euro, i nostri amici della maggioranza hanno deciso di spenderne altri 30.000,00, per riperimetrare la zona rossa. Ma scusate non ne servivano 134.000,00? La confusione, ancora una volta, la fa da padrone.
Per quanto tempo ancora dovrà continuare questa giostra, quanti incarichi ancora dovremo assegnare e quanti soldi ancora i cittadini onesti di Rotondi dovranno sborsare?
Cari cittadini è nel vostro interesse, partecipate attivamente alla vita politica della nostra comunità, non limitatevi a delegare, pretendere di essere amministrati da amministratori capaci è un vostro diritto, non vi costa nulla, solo un pò di interesse, la politica deve essere al vostro servizio, non lo farete invano, il confronto e il dialogo produrranno un futuro migliore per i nostri figli.
Gruppo Consiliare Terramia