Rotondi: non un sabato qualunque, un sabato d’arte
Rotondi. Una signora passa con le buste della spesa. E’ sabato, ma non è un sabato qualunque a Rotondi. La signora che passa entra nella visuale di una coppia, forse, marito e moglie. Sono di Napoli e sono arrivati a Rotondi per ammirare le installazioni degli artisti di via Varco. Cinque opere che sono state ispirate proprio alla storia, alla cultura, alle tradizioni e alla religiosità del piccolo centro. Cinque opere che hanno cambiato il tessuto urbanistico di Rotondi.
Arrivando nella piazza principale, si scorge l’opera provocatoria ed ironica di Peppe Perone, la sua Lasciatemi pensare, con un’oca che sovrasta un uovo, troppo grande e di un improbabile blu. Venti metri e l’ironia lascia spazio alla poesia del fratello gemello di Peppe, Lucio con il suo Sogno dell’emigrante. Una matita che punta il cielo, con un omino che regge la luna. Una poesia malinconica sull’emigrazione di oggi e di ieri. Non puoi non pensare che da oggi in poi, quelle installazioni cambieranno anche il gergo, il modo di darsi appuntamento dei rotondesi. I ragazzi diranno, ci vediamo vicino all’uovo si daranno appuntamento nei pressi della matita.
I gemelli Perone, uguali in tutto, tranne che nell’arte, hanno regalato un aspetto metafisico alla piazza, quando cala la sera e ci sono poche persone in giro, sembra di entrare in un quadro di De Chirico. Il percorso continua con l’opera in ceramica di Eugenio Giliberti, che si trova accanto alla chiesa, a cui ha dato nome R-H2O, R sta per Rotondi, con la formula chimica dell’acqua per mappare tutti i corsi d’acqua di Rotondi. In realtà, l’opera di Giliberti continua con un percorso tra i pioppi che si trovano lungo il suo sentiero con una passeggiata “silenziosa”.
Perino&Vele hanno dedicato il loro Wall Plaint alla grande tradizione religiosa, legata al santuario di Maria Santissima della Stella, un altro topos di Rotondi, con i suoi fucilieri, che è stato collocato di fronte al comune.
Il percorso si conclude con Attraversate dal vento del sud, di Umberto Manzo, collocata nella villa comunale. Anche Manzo si è richiamato ad un simbolo di Rotondi, ricostruendo un essiccatoio del tabacco, proprio a venti anni dalla chiusura del tabacchificio di Campizzze. I laboratori degli artisti sono stati aperti ai ragazzi delle scuole ed ai visitatori.
Insomma, non è un sabato qualunque a Rotondi, è un sabato di arte.